In generale, con la locuzione leggi razziali si intendono leggi basate su un principio di discriminazione razziale.
Le leggi razziali naziste indicano un insieme di provvedimenti varati dalla Germania nazista nella prima metà del Novecento. Tali provvedimenti furono utilizzati, a partire dagli anni Trenta, nel pieno del regime Nazionalsocialista, principalmente, ma non solo, contro i soggetti di religione ebraica, minoranze Rom e nomadi, soggetti disabili ed omosessuali. Quest'insieme di provvedimenti, premessa dello sterminio del popolo ebraico, è passato alla storia col nome di leggi razziali antisemite.
Le leggi razziali fasciste sono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari, ecc) che vennero varati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni Quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana, rivolti prevalentemente – ma non solo – contro le persone di religione ebraica.
Bibliografia e approfondimenti: