Il Monferrato è una regione storico-geografica del Piemonte. Il suo territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, è compreso principalmente all'interno delle province di Alessandria e di Asti e confina con altre due regioni storico-geografiche appartenenti alla provincia di Cuneo, ovvero le Langhe e il Roero. Il Monferrato può essere distinto in tre porzioni principali: il Basso Monferrato (o Casalese), il Monferrato Astigiano (o Basso Monferrato Astigiano) e l'Alto Monferrato, Nello specifico, il Monferrato Astigiano identifica praticamente tutta la provincia di Asti (ad eccezione della Langa Astigiana) ed è caratterizzato da una conformazione prevalentemente collinare e da diversi borghi storici quali Nizza Monferrato, Cortanze, Cocconato, Montiglio e Canelli. Asti è il cuore geografico di questo macro-territorio, delimitato a sud dalla valle del fiume Belbo e ad ovest approssimativamente dal percorso del torrente Versa. Il punto più alto del territorio è la collina di Albugnano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943 con gli Alleati e l'occupazione tedesca dell'Italia centro-settentrionale, il Monferrato visse in pieno la guerra di Resistenza. Nella provincia di Asti nacquero le prime piccole bande partigiane di paese nelle campagne, formate per lo più da giovani sbandati e renitenti che si aggregavano in base a esigenze di autodifesa intorno ad alcuni esponenti divenuti poi noti comandanti partigiani. Nei mesi della lotta di Liberazione non mancarono sul territorio i bombardamenti anglo-americani e le azioni nazifasciste di rastrellamento, di persecuzione degli ebrei e deportazione. Alla fine dell'estate del 1944 il movimento partigiano si era ormai strutturato in modo articolato su tutto il territorio provinciale e aveva instaurato un rapporto collaborativo con la popolazione contadina. La diffusa presenza partigiana e l'esistenza di accordi tra le diverse forze politiche resero possibile anche la creazione di una zona libera: la Repubblica dell'Alto Monferrato, con sede prima a Nizza Monferrato e poi ad Agliano. I rastrellamenti nazifascisti del tardo autunno 1944 provocarono lo sbandamento di quasi tutte le forze locali partigiane e solo alla fine del gennaio 1945 il movimento riuscì a ricostruire le proprie file, recuperando nel giro di qualche settimana il controllo dell'intero territorio. Una nuova ondata di rastrellamenti nel marzo 1945 non riuscì a scompaginare il fronte partigiano che, anzi, si preparava all'insurrezione. Nizza Monferrato e Canelli furono liberate il 23 aprile e il giorno successivo i partigiani riuscirono ad entrare ad Asti, ormai già abbandonata dai fascisti e dai nazisti. I partigiani caduti nel territorio della provincia di Asti furono complessivamente 747: 291 persero la vita nell'Astigiano, 228 furono gli astigiani morti fuori dal territorio provinciale e 228 i non astigiani caduti fuori provincia combattendo in formazioni operanti prevalentemente nell'Astigiano.
Bibliografia e approfondimenti: