Dopo l'
8 settembre 1943 la vicenda dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale ebbe una svolta radicale e l'esercito tedesco, che dopo quella data aveva occupato la penisola, iniziò la sua lenta e inesorabile ritirata verso il nord. Caddero in successione: la Linea Gustav, nel maggio del '44; la Linea Gotica, nell'aprile del '45; le città occupate del settentrione.
Durante questi venti mesi (settembre 1943-aprile 1945), i soldati tedeschi compirono ogni genere di atrocità nei confronti della popolazione civile italiana: eccidi, stragi, stupri e soprusi ebbero finalmente il proprio epilogo il 1° maggio 1945 quando il generale SS Karl Wolff e il comandante in capo della 10^ Armata tedesca, Generale Heinrich von Vietinghoff, firmarono un documento di resa incondizionata e cessarono le ostilità.
Bibliografia e approfondimenti:
- Lutz Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia 1943-1945, Bollati Boringhieri, Torino 1996;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Gianni Giannoccolo, L'occupazione nazista in Italia 1943-1945, Casa Editrice F.G.T., Correggio (RE) 2003;
- Gabriella Gribaudi (a cura di), Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale, L'Ancora del Mediterraneo, Napoli 2003.
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