La resa delle truppe tedesche in Italia fu siglata il 2 maggio 1945 (per l'Europa, l'8 maggio 1945).
Le ostilità cessarono ufficialmente, ma le questioni da affrontare e i problemi da risolvere all'indomani di quella data furono innumerevoli: alle difficoltà per il rimpatrio dei militari italiani ancora dispersi per il mondo si aggiunsero gli spostamenti dei sopravvissuti ai campi di concentramento; la definizione di un nuovo assetto istituzionale democratico dovette fare i conti con un territorio devastato da due invasioni (quella nazista e quella alleata); al prolungamento della guerra civile con le "vendette" partigiane si unì il dolore per la perdita dell'intera vita di prima della guerra.
Sebbene le date convenzionali furono poche e ben inquadrate, per poter parlare di fine della guerra si dovette aspettare un periodo più lungo.
Bibliografia e approfondimenti:
- Alberto De Bernardi, Luigi Ganapini, Storia d'Italia 1860-1995, Bruno Mondadori Editore, Milano 1996;
- Mario Isnenghi (a cura di), I luoghi della memoria. Personaggi e date dell'Italia unita, Editori Laterza, Roma-Bari 1997;
- Simona Colarizi, Storia del Novecento italiano. Cent'anni di entusiasmo, di paure, di speranza, BUR-RCS Libri, Milano 2000;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., Giulio Einaudi Editore, Torino 2001;
- Giorgio Vecchio, Paolo Trionfini, L'Italia contemporanea. Un profilo storico (1939-2008), Monduzzi Editore, Bologna 2008.
Dopo la guerra - Per saperne di più...