Fin dall'aprile del 1943 era operante a Milano un Comitato di opposizione composto da cinque partiti antifascisti (PCI, PSIUP, DC, PLI, Pd'A). Subito dopo la costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Roma, il Comitato di opposizione si trasformò in CLN milanese, embrione di quello che sarebbe poi diventato il centro animatore della Resistenza, il Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia (CLNAI).
Il Comitato militare del CLN milanese, per impulso soprattutto di Ferruccio Parri, si pose immediatamente l'obiettivo di sviluppare la lotta armata contro l'occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana. Inoltre, la presenza a Milano delle rappresentanze per il Nord dei partiti antifascisti, nonché l'insediamento dei comandi generali delle più importanti formazioni partigiane (in testa le Brigate Garibaldi e quelle Giustizia e Libertà), contribuirono a fare del capoluogo lombardo la vera capitale della Resistenza.
La formazione del CLNAI e soprattutto la sua maturazione, sino a farne l'organismo capace di dirigere la lotta politica e l'iniziativa militare della Resistenza, comportò un lento processo di assestamento e anche di definizione delle posizioni, che non coinvolse soltanto i due principali interlocutori del dibattito, i comunisti (PCI) e il Partito d'Azione (Pd'A), che muovevano da punti di vista diversi sulle modalità con le quali condurre l'iniziativa militare, ma anche i rappresentanti dei servizi angloamericani in Svizzera, con i quali sin dal 3 novembre 1943 gli esponenti della Resistenza presero contatto per assicurare alle formazioni armate l'indispensabile rifornimento di armamenti e per precisare sul piano politico obiettivi e strategia della Resistenza.
Prima ancora di ogni delega dal CLN romano, il CLN del Nord si pose così, nei fatti, come l'organo dirigente della Resistenza, diventando tra l'altro il punto di riferimento obbligato dei CLN regionali.
Alla fine di gennaio del 1944 arrivò dal CLN romano, convinto dell'imminente liberazione di Roma, l'investitura ufficiale per il CLN milanese, d'ora in poi Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), come "governo straordinario del Nord", con l'esortazione a "promuovere e dirigere la partecipazione popolare alla lotta di liberazione in un clima di unità delle forze antifasciste".
Nel febbraio del 1946 il CLNAI venne assorbito dal CLN centrale e il 21 giugno dello stesso anno, con una dichiarazione dei partiti aderenti, il complessivo movimento dei CLN si sciolse.
Bibliografia e approfondimenti: