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Allied Military Government – AMG

A.M.G. (Allied Military Government) è la sigla del governo militare alleato in territorio occupato. Si trattava di un organo costituito dalle Nazioni Unite nei paesi da esse occupati nel corso della Seconda Guerra Mondiale: Italia, Africa settentrionale francese, Francia, Grecia, Germania, Austria, Giappone. Principali finalità erano:
  • garantire la sicurezza delle forze di occupazione e delle loro vie di comunicazione;
  • tenere conto dei bisogni della popolazione, ma subordinare ogni provvedimento anche di riforma politica alle esigenze militari alleate;
  • utilizzare le risorse economiche dei territori occupati, assecondando i disegni delle forze militari alleate.
Per l'Italia entrò in funzione con lo sbarco in Sicilia (10 luglio 1943) e, dopo l'Armistizio (8 settembre 1943), assunse l'amministrazione diretta di tutte le province italiane liberate. Il 10 gennaio 1944 l'AMG si trasformò in una sezione dell'Allied Control Commission (ACC), che continuò ad amministrare il territorio italiano fino alla stipula del trattato di pace il 15 settembre 1947. Bibliografia e approfondimenti:
  • Arrigo Boldrini, Enciclopedia della Resistenza, Teti Editore, Milano 1980;
  • Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001.

Approfondimenti al femminile

Nei paesi di occupazione militare alleata fu attivo un organismo che, assegnato alle dirette dipendenze del Comando Generale delle Forze Alleate, ebbe il compito di controllare il settore della stampa e della propaganda. Si trattava del PWB, Psychological Warfare Branch (traducibile come Divisione per la guerra psicologica), che in Italia fu attivo nel periodo tra il 10 luglio 1943 (sbarco alleato in Sicilia) e il 31 dicembre 1945 (termine dell’amministrazione alleata negli ultimi territori italiani), sotto la direzione a Roma di Natalia Danesi Murray.

Nel settembre 1944, pochi mesi dopo la liberazione della città, il PWB organizzò alla Radio di Roma una trasmissione per le donne, intitolata Parole di una donna ed affidata alla giornalista e scrittrice Anna Garofalo (1903-1965). In 15 minuti venivano trattati da un punto di vista femminile temi che per l’epoca si potevano considerare di avanguardia come quelli sul gallismo degli italiani e sul rapporto uomo-donna, il valore della verginità, il divorzio, l’adulterio, la prostituzione, a confronto con la condizione della donna negli altri paesi europei e negli Stati Uniti. Anna Garofalo fu quindi la prima giornalista e scrittrice che affrontò senza veli ideologici quei problemi: era una giornalista di formazione liberale che abbracciò la causa dell’emancipazione della donna e trattò i problemi sociali da intellettuale consapevole e indipendente.

Bibliografia e approfondimenti:

  • Anna Garofalo, L’Italiana in Italia, Editori Laterza, Bari 1956;
  • Alejandro Pizarroso Quintero, Stampa, radio e propaganda. Gli Alleati in Italia 1943-1946, FrancoAngeli, Milano 1989;
  • Miriam Mafai, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella Seconda Guerra Mondiale, Ediesse, Roma 2008.

Allied Military Government – Per saperne di più…Approfondimenti al femminile


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