La Carta del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga del 1945 definisce crimine di guerra
"le violazioni del diritto e delle consuetudini di guerra", ovvero l'insieme di tutte le violazioni delle protezioni stabilite dalle leggi di guerra e anche il mancato rispetto delle norme e delle procedure di combattimento.
In seguito alle tragedie che si sono verificate durante il secondo conflitto mondiale, è stato ritenuto opportuno inserire nella Convenzione di Ginevra del 1949 e nel successivo Primo Protocollo aggiuntivo del 1977 la lista delle infrazioni militari, umanitarie e mediche punibili come crimini di guerra: per citarne alcuni, tortura e trattamento disumano, uccisione di prigionieri di guerra, saccheggio di proprietà pubbliche o private, deportazione illegale di civili protetti, l'
apartheid e l'attacco a monumenti storici.
Bibliografia e approfondimenti:
- Roy Gutman, David Rieff (a cura di), Crimini di guerra. Quello che tutti dovrebbero sapere, Contrasto-Internazionale, Roma 1999;
- Luca Baldissara, Paolo Pezzino (a cura di), Crimini e memorie di guerra, L'Ancora del Mediterraneo, Napoli 2004;
- Luca Baldissara, Paolo Pezzino (a cura di), Giudicare e punire, L'Ancora del Mediterraneo, Napoli 2005.
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