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Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale – MVSN

La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) fu un corpo di polizia civile, ad ordinamento militare, dell'Italia fascista. Sorta con lo scopo di organizzare, legittimare e controllare lo squadrismo, fu riconosciuta legalmente con il Regio Decreto del 14 gennaio 1923 per "provvedere in concorso con i corpi armati della sicurezza pubblica e con l'esercito a mantenere nell'interno l'ordine pubblico, preparare a conservare inquadrati i cittadini per la difesa degli interessi dell'Italia nel mondo".

Per via del colore della camicia, parte integrante della divisa di questo corpo, i suoi membri e la Milizia stessa erano noti con il nome di Camicie Nere (nome comune con il quale la Milizia è spesso indicata anche nella storiografia non italiana). Si distingueva in Milizia ordinaria (che comprendeva anche la confinaria e la universitaria), Milizie speciali (ferroviaria, portuaria, nazionale, forestale, postelegrafonica, della strada) e Milizia coloniale.

I reparti della MVSN avevano denominazioni romane (manipolo, centuria, coorte, legione) e così i gradi (capomanipolo, centurione, seniore, console).

Partecipò a tutte le operazioni belliche del periodo fascista e anche durante la Seconda Guerra Mondiale fu prevista l'assegnazione a ogni divisione dell'esercito di un battaglione mobilitato della MVSN (il cosiddetto Battaglione M o Battaglione Camicie Nere).

Alla caduta del regime fascista e, in seguito, con l'Armistizio dell'8 settembre 1943, la Milizia si dissolse nel contesto dello sbandamento generale delle Forze Armate Italiane. I reparti schierati a nord della penisola, in Francia e nei Balcani aderirono in gran parte alla neonata Repubblica Sociale Italiana, mentre i battaglioni sbarcati in Corsica in parte collaborarono con i nazisti, combattendo contro gli altri reparti dell'Esercito Italiano, in parte si unirono a quest'ultimo. I reparti della MVSN passati alla RSI furono assorbiti dalla Guardia Nazionale Repubblicana e dall'esercito della RSI.

Il 6 dicembre 1943 il generale Badoglio stabilì lo scioglimento definitivo della Milizia con un Regio Decreto.

Bibliografia e approfondimenti:

  • Dizionario di storia, Bruno Mondadori Ed., Milano 1995;
  • Pierre Milza, Serge Berstein, Nicola Tranfaglia, Brunello Mantelli, Dizionario dei fascismi. Personaggi, partiti, culture e istituzioni in Europa dalla Grande Guerra ad oggi, Bompiani, Milano 2002.

Fonti
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