Suddivisa tra le province di Parma e Reggio Emilia, la Val d'Enza è una vallata di interesse naturalistico, storico e culturale che si sviluppa attorno al corso del fiume Enza che dall'Appennino arriva fino al Po e che rappresenta il confine naturale tra le due province emiliane. La Val d'Enza è composta da un tratto montano (Alta Valdenza) e un tratto in pianura. L'Alta Valdenza è situata nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano ed è un territorio di interesse storico medievale e naturalistico. L'area collinare, infatti, storicamente legata alla figura di Matilde di Canossa, è caratterizzata da un'orografia complessa, racchiusa entro un fitto reticolo viario che collega i piccoli borghi raccolti intorno alle pievi. Durante la Seconda Guerra Mondiale la zona fu attraversata dalla Linea Gotica dove, sia in montagna che in pianura, si affrontarono partigiani e forze tedesche. Un territorio di cerniera, in cui transitavano i convogli di rifornimento alle brigate partigiane della montagna, i garibaldini in fase di sganciamento dai rastrellamenti tedeschi sul crinale, e i moltissimi disertori e renitenti che trovavano nelle case coloniche attiva solidarietà. La Val d'Enza fu il luogo d'azione della 144^ Brigata Garibaldi ma anche il territorio dove il comando tedesco adottò una strategia inedita di repressione antipartigiana localizzando a Ciano d'Enza una scuola antiribelli con il compito di stroncare i legami tra guerriglia e civili.
Bibliografia e approfondimenti: