Comune piemontese in provincia di Cuneo, Ormea è situato nell'alta valle del fiume Tanaro, non lontano dal confine con la Liguria. E' una rinomata località turistica estiva, con uno stabilimento idroterapico e buona attrezzatura ricettiva. Altre risorse provengono dall'agricoltura, dall'allevamento, dall'industria cartaria e da altre attività manifatturiere. Solo ad Ormea si parla un dialetto che è una curiosa mescolanza di fonemi liguri, piemontesi, francesi e arabi. Per tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale Ormea fu sede di caserme militari e importante crocevia di lotte e di scontri fra i tedeschi e le forze partigiane. Già nel 1940, con l'entrata in guerra dell'Italia, il coinvolgimento di questa località nelle vicende belliche fu evidente sin dai giorni successivi all'attacco alla Francia. Ad ovest del vicino Colle di Nava, infatti, si staccava la strada militare di arroccamento che congiungeva l'Alta Valle Tanaro alle Valli Roia e Vermenagna, facendo di Ormea uno snodo logistico importante per il passaggio di truppe in armi e di rifornimenti. Ma la centralità di questo territorio nel secondo conflitto mondiale non si espresse solo sul fronte occidentale. Il 31 dicembre 1942, dalla caserma alpina della vicina borgata di Trappa, partì l'ultima tradotta militare carica di giovani reclute destinate al fronte del Don, in Russia. Con l'Armistizio dell'8 settembre 1943 i reparti italiani della 4^ Armata rientrarono dalla Francia attraverso il Colle di Nava e nei giorni seguenti si scontrarono in battaglia a ridosso dell'abitato di Ormea con le truppe tedesche, in risalita dalla pianura padana. Infine, nella primavera del 1944, ad un anno dalla Liberazione, si concentrarono in questa zona migliaia di soldati della Wehrmacht, decisi a distruggere sul nascere la Resistenza della Valle Tanaro e della vicina Val Casotto. Nello specifico, in Val Tanaro transitavano le bande partigiane autonome comandate da Enrico Martini "Mauri" che, sin dalla primavera del 1944, si rifugiavano nelle borgate nascoste per preparare azioni di guerriglia. I "ribelli" trovarono nelle case contadine protezione dal freddo e abbastanza cibo per superare l'inverno. Nell'autunno del 1944 i rastrellamenti tedeschi, iniziati l'8 ottobre e rivolti contro la V Brigata Garibaldi di stanza nella zona di Pigna, investirono anche la cittadina di Ormea e si conclusero a fine dicembre con l'arresto di centinaia di partigiani e civili del Monregalese. Bibliografia e approfondimenti: