Comune ligure in provincia di Genova, Coreglia Ligure si trova alle falde del Monte Pegge, nella media Val Fontanabuona, a poco più di 40 km da Genova. Il territorio comunale, quasi interamente montuoso, è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Canevale e Dezerega e dalle località di Piandeimanzi, Piandicoreglia e Vallefredda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, poco dopo l'ingresso dell'Italia nel conflitto, il Genio Militare della Caserma di Caperana di Chiavari (GE) avviò la costruzione del Campo di Concentramento n°52 tra le località di Piandicoreglia e Calvari (frazione del Comune di San Colombano Certenoli). Tra il 1941 e l'8 settembre 1943 il il campo fu utilizzato per la detenzione dei prigionieri catturati sul fronte africano, per lo più militari dell'esercito inglese o di stati alleati del Commonwealth. In totale la struttura accolse circa 15.000 prigionieri per una capienza massima di 4.000 persone. Con l'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943 il campo venne occupato dalle truppe tedesche e i 3.195 militari in quel momento segregati furono tutti deportati. Dal dicembre di quell'anno fino al gennaio 1944, infine, la gestione del campo fu affidata alle autorità della Repubblica Sociale Italiana che utilizzò la struttura come luogo di internamento di civili ebrei catturati sulla riviera ligure. Il 21 gennaio 1944 ci fu l'ultimo trasporto: i 20 ebrei detenuti a Coreglia furono prelevati dal maresciallo delle SS Max Ablinger e tutti deportati ad Auschwitz. Il 1944 fu anche un anno decisivo per il movimento partigiano. In quest'area, la Val Fontanabuona, operarono la Divisione "Cichero", con le Brigate "Berto" e "Jori", la Brigata di manovra "Caio", la Giustizia e Libertà "Matteotti", e più verso levante la Brigata "Coduri".
Bibliografia e approfondimenti: