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Montefiorino (MO)

Comune emiliano in provincia di Modena, Montefiorino è situato alla sinistra del torrente Dragone ed è il centro principale dell'Unione dei Comuni Montani Valli Dolo, Dragone e Secchia. Posto sul percorso del sentiero matildico, Montefiorino è dominato dalla possente Rocca Medievale, oggi sede del Municipio. All'interno del territorio comunale è posto il borgo medievale di Rubbiano, con la pieve romanica, intitolata alla Beata Vergine Assunta, e l'antica canonica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo l'8 settembre 1943, la provincia di Modena fu tra quelle maggiormente impegnate nella lotta di Liberazione: nel corso della primavera 1944 forti formazioni partigiane, largamente influenzate dalle idee comuniste e dal cattolicesimo, operarono in questa zona appenninica svolgendo importanti azioni militari, come la distruzione del presidio fascista di Cerredolo e l'occupazione della cittadina di Fanano. A questo punto il comando della Guardia Nazionale Repubblicana ordinò il ritiro di tutti i presidi della zona, ad eccezione di quello di Montefiorino, nella Rocca Medievale del paese. Montefiorino, infatti, trovandosi a ridosso della Linea Gotica, era in una posizione militarmente molto importante. Ai primi di giugno le formazioni partigiane cominciarono a chiudere progressivamente tutte le vie di accesso al paese: interrotti i rifornimenti di acqua e luce, costrinsero i fascisti ad arrendersi il giorno 18 giugno. Nasceva così la Repubblica partigiana di Montefiorino, un'esperienza originale di autogoverno voluta dai capi partigiani, i comunisti Mario Ricci e Osvaldo Poppi e il cattolico Ermanno Gorrieri. Il 25 giugno l'assemblea dei capifamiglia elesse una Giunta di governo che a sua volta elesse il Sindaco e il prosindaco del Comune. Il lavoro della Giunta consisteva nella gestione degli approvvigionamenti e della produzione, dei pubblici servizi e delle imposte. Tuttavia, l'opera più importante fu certamente il coinvolgimento della popolazione nelle scelte e nelle decisioni, dando dimostrazione pratica di democrazia ad una popolazione che da venti anni viveva sotto una dittatura. Dopo alcuni tentativi di accordo, il 29 luglio la Wehrmacht scatenò una massiccia offensiva lungo tre direttrici principali accerchiando l'intera zona di Montefiorino. Dopo oltre tre giorni di battaglia, che videro impegnate due Divisioni tedesche, i partigiani furono costretti a ritirarsi. Nonostante lo sgombero della Repubblica di Montefiorino, l'obiettivo tedesco di eliminare completamente la guerriglia nell'Appenino modenese fallì, perché i partigiani si distribuirono nel territorio limitrofo e, dopo pochi giorni, ritornarono nella zona ricominciando la loro azione di disturbo delle retrovie germaniche. Per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana la città di Montefiorino è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare il 28 febbraio 1970 con la seguente motivazione: "Vessilifero della Resistenza fra numerosi Comuni appenninici, anticipava le libertà democratiche conquistando per primo a "Repubblica" partigiana una vasta zona montana, sul tergo e ad insidia d’importante settore difensivo della linea Gotica. Retto da valoroso alto Comando partigiano e polo d’attrazione di perseguitati e insofferenti di giogo straniero, in alterne vicende il territorio libero di Montefiorino costituiva base offensiva e difensiva d’agguerrite formazioni, ad interdizione d’importanti comunicazioni dello schieramento tedesco; più volte attaccato si difendeva con bravura e, in durissima impari lotta di sopravvivenza, opponeva alla morsa inesorabile di due imponenti rastrellamenti nazifascisti il valore e il sanguinoso sacrificio di migliaia di combattenti e di stremate popolazioni. Dai reparti veterani della sua montagna sottrattisi all'annientamento, logori ma non domi e sempre risorgenti la Repubblica di Montefiorino rigenerava, infine, le formazioni partigiane della riscossa, che, ai passi appenninici e in nobile gara con le forze di pianura e con le martiri popolazioni, davano, per la redenzione della Patria, largo concorso di combattimento e di sacrificio agli eserciti di liberazione, generoso tributo di valore, di sangue e di sofferenza alla causa della libertà. Appennino Modenese, giugno 1944 - aprile 1945"

Bibliografia e approfondimenti:

  • Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
  • Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria 1943-1945, Touring Club Italiano, Milano 2005;
  • Vito Paticchia (a cura di), Percorsi della memoria. 1940-1945 la storia, i luoghi, con la collaborazione di Paolo Zurzolo, Clueb, Bologna 2005;
  • Serena Lenzotti, La zona libera di Montefiorino. Luoghi della Resistenza nell'Appennino modenese-reggiano, Edizioni Artestampa, Modena 2009;
  • sito istituzionale del Comune di Montefiorino.

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