Il comune di Villa Minozzo presenta, per la sua particolare estensione e vastità, differenti itinerari storici, traccia e documento sia di un passato remoto, quanto di quello recente: sentieri, fortezze e ruderi, borghi e arroccamenti, pievi e chiese, cippi e lapidi si aggiungono ad una memoria tramandata oralmente tramite leggende e racconti avvincenti. Nella storia più recente, il periodo della prima metà del XX secolo ha segnato e toccato profondamente le popolazioni del territorio. La Seconda Guerra Mondiale ha coinvolto e provato direttamente tutta la montagna entrando prepotentemente nelle case, nei borghi, nell'animo di intere comunità. Il vasto territorio montano con le sue caratteristiche fisiche, quali la poca accessibilità, la mancanza di reti e strade, le case e i borghi isolati, la popolazione accogliente, unito ad un profondo senso di uguaglianza, di condivisione, di fraternità e di insofferenza della guerra, resero le valli del Secchia e del Dolo la culla della Resistenza montanara, in particolare del partigianato reggiano e modenese. Molti avvenimenti testimoniano che qui l'attività partigiana era in pieno svolgimento e la popolazione stessa partecipava alla lotta di liberazione dall'invasione tedesca e dal fascismo, pagando sempre più spesso con la vita. Tra i ricordi più dolorosi si annoverano gli incendi, i saccheggi, la fame, le deportazioni, e soprattutto una serie di episodi che hanno disegnato la Resistenza di questo comune: l'eccidio di Villa Marta (San Bartolomeo – 08 gennaio 1945), l'eccidio di Minozzo, la battaglia di Cerrè Sologno (15 marzo 1944) e la battaglia del Passo delle Forbici (Civago – 02 agosto 1944). Ma la memoria più forte resta senza dubbio quella dell'eccidio di Cervarolo avvenuto il 20 marzo 1944, quando questa frazione fu distrutta per rappresaglia dai tedeschi, che uccisero nell'aia del paese 24 persone. Successivamente tutto il territorio comunale fece parte della Repubblica partigiana di Montefiorino, autoproclamatasi indipendente dal 17 giugno al 1° agosto 1944. Il 6 marzo 1950, con Decreto del Presidente della Repubblica, la frazione di Cervarolo, e per essa il Comune di Villa Minozzo, è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività partigiana con la seguente motivazione: "Sottoposta a fiera rappresaglia nemica non piegò sotto il tallone tedesco ed ogni cittadino fu combattente sorretto dall'amore dei vecchi, delle donne, e dei fanciulli. Con le fiamme che distrussero le sue case si levarono al cielo l'ardore e la passione che hanno santificato il martirio dei suoi figli. Cervarolo di Villa Minozzo, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945".
Bibliografia e approfondimenti: