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Pescara (PE)

Comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo, Pescara è la città più popolosa della Regione ed è con L'Aquila la sede degli uffici del Consiglio, della Giunta e degli Assessorati regionali. Pescara è anche sede, insieme a Chieti, dell'Università "Gabriele D'Annunzio", di cui ospita 4 dipartimenti universitari. Situata sulla costa adriatica, la città si estende intorno alla foce dell'Aterno-Pescara e ancora dopo la Prima Guerra Mondiale era divisa in due cittadine molto diverse tra loro: a sud del fiume c'era la più antica Pescara; mentre a nord, nella stretta fascia di terra che si allunga tra le colline e il mare si era invece sviluppata Castellammare Adriatico. Il 2 gennaio 1927, grazie all'eccezionale incremento demografico e allo sviluppo industriale dei due centri, venne firmato il decreto di unificazione delle due città sotto il nome di Pescara e la costituzione della provincia omonima. Un contributo notevole al raggiungimento di questo traguardo fu dato dalla forte spinta popolare, dall'autorità politica dell'abruzzese Giacomo Acerbo - vicepresidente della Camera dei Deputati dal 1926 al 1929 e successivamente Ministro dell'Agricoltura e delle Foreste -, e dal prestigio morale di Gabriele D'Annunzio. Durante il Regime Fascista, poi, dopo l'unificazione e l'elevazione a capoluogo di Provincia, la città fu anche protagonista di un forte sviluppo edilizio con la costruzione delle nuove sedi di tutte le pubbliche amministrazioni, di scuole e mercati. Nei primi anni di guerra diversi gruppi di antifascisti iniziarono ad operare in città: nel 1940, rientrato dall'esilio francese vi si stabilì l'ex deputato comunista Ettore Croce; mentre dopo l'8 settembre 1943 la Resistenza si sviluppò essenzialmente nel territorio provinciale. Nel pieno della Seconda Guerra Mondiale Pescara fu oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze alleate e subì le razzie e la distruzione delle strutture portuali, fabbricati, strade, ponti e uffici pubblici da parte dell'esercito tedesco in ritirata. Il 31 agosto e il 14, il 17 e il 20 settembre 1943 il generale inglese Montgomery ordinò una serie di bombardamenti su Pescara con l'obiettivo di colpire in maniera decisiva le direttrici di rifornimento dell'esercito tedesco alla Linea Gustav, una imponente linea difensiva voluta da Hitler e coordinata direttamente dal generale Albert Kesserling. I bombardamenti causarono la morte di almeno 3.000 persone e tutta la parte della città a nord del fiume fu rasa al suolo quasi totalmente. Nonostante la violenza delle incursioni aeree, l'impeto dell'attacco alla Linea Gustav e il contributo dei partigiani della Brigata Maiella, la difesa dell'esercito tedesco fu strenue e gli scontri si dilungarono per molti mesi in più del previsto, fino all'inizio di giugno del 1944. Infatti, fu il 10 giugno del 1944 che gli Alleati e le forze del Corpo Italiano di Liberazione liberarono Pescara, con l'appoggio della Divisione Nembo del Battaglione San Marco e delle truppe indiane. Per i sacrifici della sua popolazione, l'8 febbraio 2001 il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito alla città la Medaglia d'Oro al Merito Civile.

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