Attualmente frazione della città di Eisenhüttenstadt (letteralmente "città del ferro battuto"), Fürstenberg si trova nella regione del Brandeburgo, nella parte orientale della Germania. Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, con la costruzione della linea ferroviaria Francoforte-Breslau e del canale Oder-Spree, Fürstenberg divenne un importante centro e, grazie alla presenza di un porto fluviale costruito nel 1925, durante il nazismo i tedeschi concentrarono qui le industrie belliche e chimiche. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel dicembre 1939 fu istituto a Fürstenberg, sulla riva occidentale del fiume Oder, un campo per prigionieri di guerra: lo Stammlager III B che, insieme allo Stalag III A di Luckenwalde e lo Stalag III C di Alt Drewitz, faceva parte del Terzo Distretto Militare tedesco con comando a Berlino. Gestiva inoltre un campo secondario a Kirchhaim. Considerato un campo di transito o di smistamento, lo Stalag III B ospitò prigionieri di varie nazionalità: francesi, americani, portoghesi, russi, ucraini, rumeni, slavi, croati, serbi e, dal settembre 1943, anche italiani. I prigionieri qui rinchiusi erano impiegati come lavoratori nelle numerose industrie da guerra e chimiche della regione del Brandeburgo. Frequenti in questi campi furono le visite dei repubblichini e di ufficiali italiani collaborazionisti che, esaltando il fascismo e il duce, invitavano gli italiani a combattere nelle fila della Repubblica di Salò e a fianco dei "camerati tedeschi" promettendo cibo migliore e ritorno immediato in Italia. Nell’inverno 1943-1944 arrivarono a Fürstenberg anche delle donne ebree, in gran numero poi fucilate a Guben, una località a 35 km di distanza dal campo. Lo Stalag III B fu chiuso nel febbraio 1945 e i prigionieri furono trasferiti nello Stalag III A di Luckenwalde.
Bibliografia e approfondimenti: