Bruna Betti nasce a Sassoferrato, in provincia di Ancona, il 2 agosto 1926.
Di famiglia antifascista, il padre Sigismondo era un anarchico e perseguitato dal regime.
Ciononostante, Bruna racconta di essere cresciuta assorbendo completamente la cultura fascista e di aver partecipato con entusiasmo nel maggio del 1940 a Jesi a una manifestazione a favore della guerra. La sua opinione cambia con l’arrivo ad Arcevia di un gruppo di slavi provenienti da un campo di internamento di Ustica: è in quel momento che Bruna compie il suo “primo atto di Resistenza”, portando ai prigionieri slavi un piatto di pasta.
Dopo l’8 settembre 1943 aiuta i partigiani di Arcevia facendo la staffetta.
Bibliografia e approfondimenti: