Teresa Noce nasce nel 1900 a Torino, da famiglia operaia. Costretta ad abbandonare molto presto la scuola, continua a istruirsi da autodidatta, svolgendo vari mestieri.
Nel 1921 è fra le fondatrici del Partito Comunista italiano. Conosce Luigi Longo con cui si sposa nel 1926 e da cui avrà tre figli, uno dei quali morirà in tenera età. Nel gennaio 1926 i due espatriano, stabilendosi prima a Mosca e poi a Parigi, e in Spagna dove cura la redazione del giornale degli italiani combattenti nelle Brigate internazionali, Il volontario della libertà. Partecipa alla fondazione del giornale Noi donne.
Nel 1943 viene arrestata e, dopo alcuni mesi di carcerazione, è deportata in Germania, prima nel campo di concentramento di Ravensbruck, poi a Holleischen in Cecoslovacchia, dove è adibita a lavoro forzato in una fabbrica di munizioni fino alla liberazione del campo da parte dell’esercito sovietico.
Alla fine della guerra, il 2 giugno 1946 è tra le 21 donne elette all’Assemblea Costituente italiana e è una delle cinque donne entrate a far parte della Commissione, divenuta nota col nome di Commissione dei 75.
Nel 1974 pubblica la sua autobiografia, Rivoluzionaria professionale, che racconta, insieme alla sua storia personale, la vicenda del partito comunista italiano dalla sua fondazione.
A lei si devono le parole dell’articolo 3: “Tutti i cittadini…sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso”, con le quali veniva posta la base giuridica per il raggiungimento della piena parità di diritti tra uomo e donna, che fu sempre l’obiettivo principale della sua attività politica.
È inoltre degna di nota l’opera di mediazione da lei esercitata tra opinioni contrapposte riguardo alla stesura dell’articolo 40, concernente il diritto di sciopero, proponendo una formulazione analoga a quella presente nel preambolo della Costituzione della IV repubblica francese.
Bibliografia e approfondimenti:
– Maria Teresa Antonia Morelli (a cura di), Le donne della Costituente, Collana Fondazione della Camera dei Deputati, Editori Laterza, Roma-Bari 2007;
– Patrizia Gabrielli, Il 1946, le donne, la Repubblica, Donzelli Editore, Roma 2009.