Città del Kosovo e centro amministrativo del distretto di Mitrovica, Kosovska Mitrovica è situata nella parte settentrionale del paese ed è divisa in due dal fiume Ibar. La divisione geografica della città rispecchia le divisioni etniche del Kosovo, frutto delle problematiche legate alla convivenza di due forti comunità: quella serba a nord e quella albanese a sud. Anche durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito dell'invasione della Jugoslavia condotta nell'aprile 1941 dagli eserciti tedesco ed italiano, Kosovka Mitrovica rappresentò la città spartiacque tra il ricco nord minerario incluso nella Serbia occupata dalla Germania, e il sud del paese incorporato all'Albania, nella Provincia di Pristina, sotto occupazione italiana. Nel 1943 la caduta del Fascismo in Italia portò all'occupazione nazista dell'intero territorio kosovaro. Il gerarca Heinrich Himmler, capo delle SS, si adoperò per costituire, impiegando essenzialmente personale albanese, la 21^ Divisione Waffen SS da montagna Skanderbeg, la quale ebbe come primo obiettivo il controllo del territorio dalle forze tedesche. Le azioni della Divisione SS Skanderbeg condussero al massacro di diverse migliaia di cittadini albanesi come risposta alle forze ribelli partigiane albanesi che si nascondevano nelle montagne. Dopo numerose sollevazioni dei partigiani albanesi guidati da Fadil Hoxha in Kosovo e Enver Hoxha in Albania, alla fine del 1944 il Kosovo fu liberato da parte dei comunisti albanesi con l'aiuto degli jugoslavi e divenne una provincia serba nella nuova repubblica jugoslava.