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Castelvetro di Modena (MO)

Comune emiliano in provincia di Modena, Castelvetro è collocato nella parte centrale della provincia, sulle prime colline che salgono verso l'Appennino Modenese. Ha un territorio molto esteso, dalla zona pianeggiante alle colline, fino a lambire la zona montana, e comprende le frazioni di Cà di Sola, Levizzano Rangone e Solignano. Dal 2003 è Comune Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italia, e vanta una notevole fama per il suo vino Lambrusco Grasparossa. Di tradizione socialista fin dalle elezioni politiche del 1919, il Comune venne citato in più occasioni nei rapporti degli apparati repressivi del regime, anche se non pare avesse un insediamento di forze antifasciste particolarmente radicato negli anni di maggiore consenso al Fascismo. A partire dal 1930 molti residenti di Castelvetro furono indagati per attività sovversiva e noti alla questura. Con lo scoppio della guerra anche a Castelvetro emersero numerosi episodi che segnalarono l'insofferenza crescente nei confronti del regime. Nel 1941 venne fermato Armando Pelloni - uno dei maggiori esponenti socialisti della zona - per aver espresso frasi considerate disfattiste; per tale motivo venne condannato a tre anni di confino. Anche Ada Roli, nata a Castelvetro, fu arrestata nell'ottobre dello stesso anno per aver promosso uno sciopero alla SIPE di Spilamberto, e fu condannata ad un anno di confino. Dopo il settembre 1943, Modena e i suoi comuni dovettero sopportare distruzioni, massacri, saccheggi e umiliazioni ad opera degli occupanti tedeschi e della milizia fascista. Qui la Resistenza ebbe caratteri originali: dapprima si manifestò soprattutto attraverso forme di solidarietà a militari sbandati ed ebrei, e poi si organizzò, a partire dall'inizio del 1944, in montagna, in pianura e in città dove operarono i GAP e, dall'estate del 1944, le SAP. Castelvetro faceva parte della Quinta Zona, ovvero il territorio vignolese, dove nel novembre '44 le formazioni gappiste e sappiste si consolidarono per l'afflusso di partigiani scesi dalla montagna. Queste formazioni si trovarono a fronteggiare una consistente presenza tedesca, in particolare nei primi mesi del 1945. Il 22 aprile gli Alleati, attraversato il ponte sul fiume Panaro, arrivarono nei Comuni di Castelnuovo Rangone e Castelvetro, dove i partigiani stavano continuando le operazioni contro le retroguardie tedesche, ormai sfinite e in ritirata.

Bibliografia e approfondimenti:

  • Terenzio Ascari, Noi c'eravamo. Fatti e vicende dell'Antifascismo e della Resistenza a Castelvetro raccontati dai protagonisti, Coptip, Modena 1986;
  • Claudio Silingardi, Una provincia partigiana. Guerra e Resistenza a Modena 1940-1945, FrancoAngeli Editore, Milano 1998;
  • Claudio Silingardi, Metella Montanari, Storia e memoria della Resistenza modenese. 1940-1999, Ediesse, Roma 2006;
  • Istituto Storico di Modena, Dizionario Storico dell'Antifascismo modenese, 2 voll., Edizioni Unicopli, Milano 2012;
  • sito ufficiale del Comune di Castelvetro di Modena.

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