Porzioni più o meno estese di territorio montano a ridosso della Linea Gotica che, a partire dalla tarda primavera del 1944, passarono sotto il diretto controllo dei partigiani dopo la caduta dei presidi fascisti periferici ad opera degli assalti dei "ribelli".
Alcune formalmente dichiarate, altre di fatto, le zone libere nacquero con l'obiettivo di realizzare forme originali di autogoverno, in cui le esigenze della guerriglia si conciliassero con l'intenzione di restituire alla vita locale un assetto democratico.
Le esperienze delle zone libere sono classificabili a seconda delle forme in cui costituiscono i nuovi organismi e alle modalità di partecipazione popolare. Uno dei casi più interessanti riguardò la costituzione delle Repubbliche Partigiane che, sebbene di breve durata nei territori liberati, risultò tuttavia molto significativa per le sue implicazioni politiche: l'attività svolta dagli organi di potere operanti nelle "repubbliche" rappresentò, infatti, la volontà di trasformare la lotta armata in strumento di un più ampio rivolgimento politico.
Bibliografia e approfondimenti: