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Gela (CL)

Comune siciliano in provincia di Caltanissetta, la città di Gela (fino al 1962, Terranova; dal 1862 al 1927, Terranova di Sicilia) dà il nome alla vasta pianura circostante e all'ampio golfo su cui si affaccia. Importante centro agricolo, industriale e balneare, Gela è anche ricca di testimonianze di quella che fu una delle più influenti polis del mondo greco, nonché sede di un complesso petrolchimico costruito nelle sue immediate vicinanze. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel luglio del 1943, le coste di Gela furono teatro dell'imponente sbarco della VII Armata statunitense che, insieme allo sbarco dell'VIII Armata britannica sul litorale tra Capo Passero (RG) e Pachino (SR), costituiva l'Operazione Husky, inizio della Campagna alleata in Italia. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio una divisione di fanteria (7 battaglioni e reparti d'appoggio) e 2 battaglioni rangers iniziarono a prendere terra. Il mattino successivo, con l'appoggio dell'artiglieria navale e della flotta aerea, le truppe americane, comandate dal generale George Patton, si spinsero verso l'interno dove occuparono diverse posizioni a protezione della città. Tra il 10 e l'11 luglio la divisione tedesca Hermann Göring e quella italiana "Livorno" contrattaccarono gli americani nella piana di Gela, nel tentativo di rioccupare le spiagge. Fu combattuta una terribile battaglia nella quale i contrattacchi italo-tedeschi misero a serio rischio tutto il piano di invasione alleato. Tuttavia, l'operazione di sbarco fu salvata dall'efficacia del tiro navale alleato che si abbatté inesorabile sulle truppe italo-tedesche. Gela fu la prima città ad essere conquistata, poi nel corso della giornata dell'11 luglio si arresero anche le piazzeforti di Siracusa e Augusta. La battaglia costò la vita a numerosi militari, tanto che si rese necessaria la costruzione di un cimitero di guerra. Il luogo fu individuato in Contrada Ponte Olivo (accanto all'aeroporto militare), dove nel 1943 furono sepolti 3.090 soldati americani, 500 soldati tedeschi e 3.350 italiani; vi furono inoltre inumate 2 tenenti donne e 2 crocerossine. Nel 1947 i militari americani seppelliti nel cimitero di Ponte Olivo furono esumati e trasportati via nave verso gli Stati Uniti; il resto delle salme fu traslato nel cimitero monumentale di Nettuno.

Bibliografia e approfondimenti:
  • Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
  • Vito Paticchia (a cura di), Percorsi della memoria. 1940-1945: la storia, i luoghi, con la collaborazione di Paolo Zurzolo, Clueb, Bologna 2005;
  • sito ufficiale del Comune di Gela.

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