Mario Giupponi nasce nel dicembre 1926 a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo.
Fin da piccolo, manifesta e coltiva un profondo amore per l’arte, in particolar modo per la pittura. Ed è proprio questa passione a renderlo noto ai fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale: all’indomani della caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, Mario si dà da fare e con altri compagni scrive e dipinge sui muri del paese frasi di opposizione al regime. Viene per questo arrestato, processato e condannato al carcere, ma lo stratagemma di arruolarsi volontario nella Repubblica Sociale Italiana gli permettono di tornare in libertà.
Dopo essere stato trasfertio a Verona, ben presto fugge e si dà alla macchia, diventando partigiano sui monti della Val Taleggio. Milita nell’86^ Brigata Garibaldi “Issel”, di cui fa parte anche il fratello minore Giuseppe, conosciuto con il nome di battaglia “Fuì”.
Concluse le ostilità, Mario torna a San Giovanni Bianco e alla sua arte: la pittura. Nel corso della sua vita sarà anche regista di una compagnia teatrale locale e un apprezzato poeta dialettale.