È la forma moderna estrema della dittatura che negli anni tra le due guerre mondiali ha trovato espressione nel fascismo italiano, nel nazionalsocialismo tedesco e nello stalinismo nei paesi dell'ex Unione Sovietica.
Elementi essenziali comuni a queste forme di governo, malgrado le loro radicali differenze ideologiche, sono: la negazione delle libertà fondamentali (di parola, di opinione, di stampa); lo smantellamento del sistema democratico attraverso la soppressione dei partiti e l'esautoramento del Parlamento; il monopolio totale, da parte del capo, di un gruppo di persone o del partito unico del dominio e del controllo sullo Stato e sulla società civile.
Le realizzazione di una società il più possibile conforme alla volontà e ai progetti di chi detiene il comando politico viene attuata, da una parte, con la coercizione terroristica delle opposizioni, dall'altra con la mobilitazione del consenso delle masse a sostegno del potere attraverso un moderno apparato di propaganda e il controllo dell'informazione.
Bibliografia e approfondimenti:
- David Bidussa, La mentalità totalitaria. Storia e antropologia, Marcelliana, Brescia 2001;
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Giulio Einaudi Editore, Torino 2004;
- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazioni del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Garzanti, Milano 2004;
- Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullman, Enzo Traverso, Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli Ebrei e la memoria del XX secolo, UTET, Torino 2005.
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