memorieincammino.it
Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti
memorieincammino.it
Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti

Soci

Home Page   >    Soci    >    Museo della Resistenza Piacentina
Search
Generic filters
Filtra i risultati:

Museo della Resistenza Piacentina

Località Sperongia di Morfasso (PC)
Tel.: +39 348 3528370
(Ente/Associazione collegata)

Provincia: Piacenza
Regione: Emilia Romagna
Web: www.resistenzapiacenza.it
Email: info[at]resistenzapiacenza.it

Il Museo della Resistenza Piacentina è stato inaugurato il 25 aprile 2009 per volontà della Provincia di Piacenza, della Comunità montana Arda-Nure, del comune di Morfasso e con il contributo dei fondi museali della Regione Emilia-Romagna. Hanno inoltre collaborato l’ISREC, l’ANPI provinciale di Piacenza e la Diocesi di Piacenza-Bobbio.
E’ situato in località Sperongia, nel comune di Morfasso (in una zona della Val d’Arda che è stata culla delle prime bande partigiane e in seguito territorio della divisione Garibaldi-Bersani), zona considerata strategica perché si trovava sul confine tra il territorio piacentino e parmense e permetteva le relazioni tra le attività resistenziali del territorio.
L’importanza di questi movimenti è testimoniata dalla liberazione del paese di Morfasso il 24 maggio 1944, in seguito rioccupata dai nazifascisti durante il rastrellamento invernale del 1944/’45.
Il museo nasce come luogo della memoria per ricordare i caduti partigiani e civili e la popolazione del territorio piacentino che per venti mesi ha subito distruzioni e violenze.
La superficie totale è di circa 60 m² disposta su due piani, al piano terra si possono consultare alcuni pannelli che evidenziano le figure di diversi comandanti (Emilio Canzi, Vladimiro Bersani, Giuseppe Prati e altri), la rete antifascista clandestina e la formazione del CLN e delle Sap, la costituzione delle prime bande partigiane, il ruolo degli stranieri (russi, slavi, britannici e altri) nei distaccamenti partigiani, delle donne e dei preti nella Resistenza. Qui sono anche esposti alcuni cimeli e abiti militari della guerra partigiana ed è possibile consultare libri e documenti originali. Questo spazio viene anche utilizzato per rassegne cinematografiche (con circa 45 posti a sedere) e approfondimenti didattici con scuole di ogni ordine e grado.
Al primo piano, oltre ad un pannello sulla deportazione nella provincia di Piacenza e ad una ricca esposizione di foto partigiane, si hanno diverse opportunità multimediali: un grande schermo touch-screen che illustra la carta geografica della provincia di Piacenza dove è possibile selezionare per ogni località interessata gli avvenimenti della guerra partigiana, uno schermo a muro dal quale è possibile visualizzare filmati d’epoca (l’ingresso degli americani ad Alseno, la consegna delle armi il 28 aprile 1945 in Piazza Cavalli a Piacenza) e anche recenti testimonianze di partigiani e sopravvissuti. Inoltre sono presenti due computer per la libera consultazione dell’anagrafe partigiana di Piacenza che conta più di 6.000 combattenti, una raccolta di armi della guerra partigiana, tra cui sten, bren, moschetti, maschine-pistole.
Dalla sede del museo parte un percorso storico-naturalistico in Val d’Arda detto il “sentiero del partigiano” che attraverso il torrente Arda e i boschi circostanti, rimasti per buona parte integri, permette di ricostruire i sentieri delle staffette partigiane, punti di vedetta e i luoghi principali vissuti dai distaccamenti.
Il Museo è gestito dall’Associazione Amici del Museo della Resistenza Piacentina a cui si può liberamente aderire partecipando anche alla gestione delle diverse attività museali.


Fonti
Le fonti correlate a:
Museo della Resistenza Piacentina

Fonti
Extra
I documenti correlati a:
Museo della Resistenza Piacentina

Extra

Naviga in memorieincammino.it

Tutte le pagine che navigherai le ritroverai in quest'area.

Memorie in cammino