Marcello Zaffoni nasce a Papozze (RO) il 24 aprile 1905.
Sposato con Maria Bressan e con quattro figli, risiedeva a Cinisello Balsamo (MI) e lavorava come manovale nella III Sezione della Breda.
La notte tra il 13 e il 14 marzo 1944 viene prelevato dalla sua abitazione dai militi fascisti per aver partecipato allo sciopero che dal 1° marzo aveva bloccato per otto giorni le più grandi fabbriche del Nord.
Nella stessa notte saranno arrestati anche altri uomini e donne del paese.
Rinchiuso a Milano, prima a San Fedele e poi nel carcere di San Vittore, Marcello Zaffoni viene successivamente trasferito nella Caserma Umberto I di Bergamo e, da lì, caricato su treni piombati e portato nel campo di Mauthausen (AUSTRIA). Nel Lager gli è assegnato il numero di matricola 59203.
Durante il periodo di internamento viene spostato a Gusen, poi nuovamente a Mauthausen e, infine, il 15 aprile 1944 giunge nel sottocampo di Wien Schwechat dove muore il 26 giugno 1944 sotto un bombardamento alleato. Viene poi sepolto nel cimitero dei soldati vicino alla città di Mauthausen.
Dopo la Liberazione gli sarà riconosciuta, per un periodo di dieci mesi e sedici giorni, la qualifica di partigiano operante nella 128^ Brigata Garibaldi SAP “Angelo Esposti”.
Nel Comune di Cinisello Balsamo (MI) una via cittadina porta il suo nome.
Bibliografia e approfondimenti: