memorieincammino.it
Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti
memorieincammino.it
Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti
memorieincammino.it
Testimonianze, documenti, immagini di un'Italia in trasformazione (1922-1945)
Sono presenti 1178 fonti
Memorie in cammino è ottimizzato per una visualizzazine in verticale.
Ti invitiamo a ruotare il dispositivo.

Persone

Home Page   >    Persone    >    Luigi Masini
Search
Generic filters
Filtra i risultati:

Luigi Masini
Nato a Firenze (FI)

il   26/10/1899

Morto a Bergamo (BG)

il   15/03/1959

Sottotenente del 21° Reggimento di Fanteria nel conflitto italo-turco (1911), Luigi Masini partecipa alla guerra in Libia e, al termine, entra in servizio permanente; chiede di essere assegnato al Corpo degli Alpini, dove viene inquadrato nel Battaglione “Belluno”. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale con il grado di capitano, guadagnando due Medaglie d’Argento e una Croce di Guerra.
Comandante dei battaglioni “Tirano” e “Feltre”, nel 1937 viene promosso colonnello e nominato ispettore militare presso il comando zona di Firenze. Nel 1942, diventato geneale, comanda la III Brigata Alpina fino al luglio 1943.
L’8 settembre 1943 riesce a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi rifugiandosi nei dintorni di Caporetto e nelle settimane successive, attraverso alcuni suoi ex ufficiali già impegnati nel nascente movimento resistenziale friulano, si incontra con l’azionista Fermo Solari e il comunista Mario Lizzero. Le diverse posizioni politiche non portano però ad una collaborazione operativa. Tuttavia il contatto con la Resistenza friulana permette a Masini di collegarsi con Gastone Franchetti che, insieme a Teresio Olivelli, sta avviando la formazione delle Fiamme Verdi. Masini quindi partecipa al convegno costitutivo delle brigate di ispirazione cattolica, tenutosi a Brescia l’11 novembre 1943, e viene nominato comandante con il nome di battaglia di “Fiori”. Nel corso della lotta di liberazione, Masini ispezionerà sul campo le forze affidategli, sviluppate soprattutto in Brianza e con presenza maggioritaria tra il partigianato della Valtellina e dell’Alta Valle Camonica. Inoltre, interverrà spesso nei difficili rapporti tra garibaldini e Fiamme Verdi, cercando soluzioni unitarie.
Nel luglio 1945 viene posto in congedo e nominato commissario del Club Alpino Italiano. Si occupa allora di riorganizzare la struttura associativa (aveva alle spalle l’esperienza della Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta) ed avvia la ristrutturazione di molti rifugi distrutti durante il periodo bellico. Entrato nel Partito Socialista Italiano, nel 1953 viene eletto deputato socialista per la Circoscrizione Bergamo-Brescia.

Bibliografia e approfondimenti:
– Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001.


Fonti
Le fonti correlate a:
Luigi Masini

Fonti
Extra

Naviga in memorieincammino.it

Tutte le pagine che navigherai le ritroverai in quest'area.

Memorie in cammino