Luigi Ardinghi nasce a Greve in Chianti, in provincia di Firenze, il 4 marzo 1913 da Pietro e Giuseppa Agostelli.
Apprendista falegname, il 25 febbraio 1934 si arruola nell’Arma dei Carabinieri Reali e, da quel momento fino all’ottobre del 1938, è in forza nella Legione Allievi Carabinieri di Roma e presta servizio presso alcune Stazioni rurali in provincia di Siena.
Il 26 ottobre 1938 parte per l’Africa Settentrionale Italiana con il Gruppo di Tripoli (Libia).
Esattamente due anni dopo viene rimpatriato in Italia per frequentare il corso Allievi Sottufficiali nella Legione Carabinieri di Firenze, conseguendo al termine la promozione a Vice Brigadiere.
Dal 21 maggio al 19 agosto 1941 si trova nella Stazione di Fiume, Legione Territoriale Carabinieri di Trieste, come responsabile del controllo passaporti al ponte di Susak, sobborgo della città.
Il 22 agosto parte da Brindisi per la Grecia con il 21° Battaglione Carabinieri Mobilitato.
Alla fine dell’agosto del 1943 viene rimpatriato in Italia ma durante il viaggio di ritorno, la sera del 9 settembre, è catturato dai tedeschi nella zona di Nuova Gradiska, attuale Croazia, e deportato in Germania, nel distretto militare di Berlino, nel campo di concentramento Stalag III C di Küstrin (oggi Kostrzyn, in Polonia). Successivamente viene trasferito nel campo di lavoro di Landsberg an der Warthe (oggi Gorzów Wielkopolski, sempre in Polonia), dove lavora sia in fabbrica che all’aperto.
Liberato dall’Armata Rossa alla fine del gennaio 1945, viene nuovamente deportato: prima nel campo di concentramento di Majdanek, nei pressi di Lublino in Polonia; poi in un campo di Kharkov, in Ucraina, sotto il controllo dei russi, dove svolge lavori agricoli.
Finalmente il 15 settembre 1945 riesce a partire per l’Italia dove giungerà il 10 ottobre successivo, praticamente dopo quasi un mese di viaggio.
Nel dopoguerra Luigi Ardinghi continua a prestare servizio nell’Arma dei Carabinieri:
– dal 1945 al 1951 è in varie Stazioni in provincia di Siena e di Firenze;
– dal marzo 1951 al giugno 1959 è comandante della Stazione dei Carabinieri di Ligonchio (Reggio Emilia), sull’Appennino Tosco-Emiliano;
– dal giugno 1959 al luglio 1964 è comandante della Stazione dei Carabinieri di Montese (Modena), sempre sull’Appennino Tosco-Emiliano.
Il 29 luglio 1964 viene posto in congedo, dopo 30 anni e 5 mesi di servizio effettivo, con il grado di Maresciallo Maggiore, a causa dei postumi di un infarto avuto nel 1961.
Muore il 5 agosto 1966 a seguito di un secondo attacco cardiaco.
Oltre a numerose onorificenze per il servizio svolto nell’Arma dei Carabinieri, Luigi Ardinghi è stato decorato con due Croci al Merito di Guerra: per la partecipazione alle operazioni belliche (1940-1943), e per l’internamento nei campi di concentramento in Germania (1943-1945).
Bibliografia e approfondimenti: