Politico, generale e aviatore italiano, Italo Balbo fu fondatore del fascismo ferrarese (1920) e uno dei capi più in vista di quello padano. Aveva partecipato alla Prima Guerra Mondiale, dapprima come ufficiale degli Alpini, poi come comandante di un reparto di arditi. Negli anni dello squadrismo si distinse per l’organizzazione di violente “spedizioni punitive”.
Iscritto al Partito Nazionale Fascista, fu uno dei quadrumviri della Marcia su Roma, diventando in seguito comandante generale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e sottosegretario all’economia nazionale. Ebbe una parte notevole nell’organizzazione dell’aeronautica, di cui fu nominato sottosegretario (1926) e poi ministro (1929-1933), e diresse personalmente come generale di squadra aerea alcune crociere mediterranee e due atlantiche (17 dicembre 1930-15 gennaio 1931, nell’Atlantico meridionale; 1° luglio-12 agosto 1933, nell’Atlantico settentrionale). Le traversate oceaniche fecero di Balbo una delle figure più popolari del fascismo, tanto da essere considerato come potenziale rivale politico di Benito Mussolini. Dal 1934 fu governatore della Libia.
Nella seconda metà degli anni Trenta tentò di svolgere un ruolo autonomo rispetto alla indiscussa autorità del duce, osteggiando apertamente l’orientamento filotedesco della politica estera del regime e la promulgazione delle leggi razziali.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale divenne comandante di tutte le forze armate in Libia e organizzò dei voli di guerra per catturare alcuni veicoli britannici. Proprio durante il ritorno da uno di questi voli, il 28 giugno 1940, venne abbattuto per errore dalla contraerea italiana sopra Tobruch.
Bibliografia e approfondiementi:
– Dizionario di storia, Bruno Mondadori Editore, Milano 1995.