“Walter”, questo il nome di battaglia di Bertone, è stato uno dei grandi protagonisti della guerra partigiana in Liguria. Comandava la brigata “Ugo Muccini” che operava nella zona nevralgica fra Spezia e Carrara, a ridosso del fronte di guerra. Figlio di mezzadri, operaio, dopo una intensa attività antifascista nella clandestinità, fu tra i primi nel settembre 1943 a dare vita ai gruppi partigiani, diventando presto per il suo coraggio, il suo alto senso di responsabilità e per la stima dei suoi uomini, comandante della brigata e membro del comando della IV zona operativa.
La medaglia d’argento gli fu conferita nel 1970 per “essersi battuto per venti mesi con audace arditezza, infliggendo al nemico sensibili perdite in uomini e mezzi e contribuendo così validamente alla liberazione del territorio dall’oppressore straniero”.
Tornato dai monti, Walter seppe distinguersi ben presto anche per le capacità politiche che lo portarono a diventare presidente dell’ANPI e poi segretario della Federazione provinciale del Pci e membro del Comitato Centrale. Venne eletto più volte senatore, dal 1968 al 1983, vice sindaco dal 1985 al 1991, sindaco dal 1992 al 1993. La morte lo ha colto mentre era presidente della società “Spedia”, una struttura a capitale pubblico e privato, con il compito di promuovere lo sviluppo economico della città.
Walter ha lasciato un segno profondo nella storia della Resistenza ligure e poi, negli anni successivi alla Liberazione, della città e della provincia. In un libro commemorativo denso di testimonianze, voluto dal Comitato provinciale unitario della Resistenza, si sottolineano le sue notevoli “qualità personali e politiche, il suo impegno civico, la serietà e il rigore, la grande disponibilità al confronto e all’amicizia”. I grandi valori della Resistenza, hanno costituito il fondamento dell’attività di Flavio Bertone e dei suoi comportamenti.
tratto dal sito dell’Anpi: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/1047/flavio-bertone