Enrico Cavicchioni nasce a Reggio Emilia il 5 gennaio 1925.
Studente diciannovenne, dopo l’8 settembre 1943 entra nella Resistenza distinguendosi fin da subito per le sue capacità e per il suo coraggio.
Con il nome di battaglia di “Lupo” diventa comandante della Squadra Sabotatori nella montagna reggiana.
Muore nella notte tra il 23 e il 24 giugno 1944 nel tentativo di sabotare il ponte in muratura nei pressi della Bettola, località nel comune reggiano di Vezzano sul Crostolo.
Il ponte, che conduceva a Casina dove si trovava un presidio della gendarmeria tedesca, era stato già oggetto di un primo fallito tentativo di farlo saltare. Il giovane comandante decise di portare a termine la distruzione la sera del 23 giugno insieme a due compagni, ma, sopraggiunto un automezzo tedesco, ebbe inizio uno scontro.
Credendo di aver ucciso tutti i soldati, i tre partigiani si avvicinarono all’automezzo, ma un tedesco rimasto nascosto li uccise con una scarica.
Con “Lupo” morirono anche Pasquino Pigoni “Maestro” e Guerrino Orlandini “Drago”.
I tre partigiani non furono i soli a morire quella notte: ritornato al comando di Casina, il soldato tedesco sopravvissuto innescò quella che poi si sarebbe trasformata in una delle stragi più violente nella provincia di Reggio Emilia: l’eccidio della Bettola, in cui morirono 32 civili.
Dopo questo episodio il Comando partigiano diede a tre distaccamenti il nome dei compagni caduti alla Bettola.
Bibliografia e approfondimenti: