Di famiglia lombarda, Dionigi Superti nasce a Napoli nel 1899.
Al momento dell’Armistizio dell’8 settembre 1943 si trova a Premosello Chiovenda, nel circondario di Verbania, dove dirige l’industria di legnami I.B.A.I.
Subito organizza lavoratori del luogo e militari sbandati, convincendoli a combattere contro i tedeschi.
Nasce così la Divisione autonoma “Valdossola” che, nel settembre 1944, darà un contributo fondamentale alla liberazione di Domodossola e alla proclamazione della Repubblica della Val d’Ossola.
Caduto il governo partigiano nell’ottobre 1944, Superti, con i suoi partigiani, sconfina in Svizzera dove è arrestato e internato nel campo di Rohrbach. Rientra in Italia pochi giorni prima dell’insurrezione popolare del 25 aprile 1945.
Dopo la Liberazione riprende la sua attività commerciale, emigra prima in Austria e poi in Spagna, dove muore nel 1968.
Sebbene sia stato una delle figure più prestigiose della Resistenza dell’Ossola, il comandante Superti dovette affrontare non poche riserve che il mondo partigiano nutriva nei confronti suoi e della sua formazione e che egli cercò di superare nel gennaio 1945 scrivendo al CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia) una lettera che era un po’ la sua autobiografia.
A Dionigi Superti è stata dedicata una piazzetta nel paese di Premosello, in provincia di Verbania.
Bibliografia e approfondimenti: