Aldo Vidussoni nasce a Fogliano Redipuglia, in provincia di Gorizia, il 21 gennaio 1914.
Studente di legge all’Università di Trieste, nel maggio 1936, dopo essersi laureato in Scienze Economiche e Commerciali, si iscrive al Partito Nazionale Fascista e partecipa alla guerra d’Etiopia. L’anno seguente prende parte alla Guerra Civile Spagnola e nella battaglia di Santander viene mutilato ad un occhio e ad un braccio: sarà per questo decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Rientrato in Italia, inizia la sua ascesa ai vertici del Partito: nel 1938 è segretario del GUF (Gruppo Universitario Fascista) di Trieste; dall’agosto 1940 al novembre 1941 è ispettore dei GUF presso la federazione di Enna; dal novembre al dicembre 1941 è segretario nazionale dei GUF; infine, il 26 dicembre dello stesso anno, a soli 27 anni ed inaspettatamente, è nominato Segretario Nazionale del PNF (Partito Nazionale Fascista).
Sebbene Vidussoni non avesse buoni rapporti con gli altri gerarchi, sembra che Mussolini l’avesse scelto per quel ruolo perché riconosceva nei giovani i più accesi sostenitori del regime, mentre i vecchi fascisti stavano diventando critici sull’operato del governo, anche in relazione ai pochi risultati ottenuti dopo il primo anno di partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale.
Successivamente, data la scarsa esperienza di Vidussoni e le feroci critiche che gli vengono mosse da più parti, Mussolini decide di affiancarlo con un direttorio, fino a sostituirlo con Carlo Scorza nell’aprile del 1943.
Dopo l’Armistizio dell’8 settembre Vidussoni aderisce alla Repubblica Sociale Italiana e diventa membro del direttivo del Partito Fascista Repubblicano. In quegli anni ricopre la carica di presidente dell’Associazione Nazionale Nastro Azzurro, che riunisce i combattenti decorati di Medaglia d’Oro.
Nel dopoguerra risiederà per molti anni a Verona e, non essendo coinvolto in nessuna inchiesta giudiziaria per il suo passato da gerarca, lavorerà come impiegato presso una compagnia di assicurazioni. Si trasferirà poi a Cagliari, dove morirà il 30 novembre 1982 a causa di una crisi cardiaca.
Bibliografia e approfondimenti: