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Don Carlo Comensoli
Nato a Bienno (BS)

il   15/02/1894

Morto a Bienno (BS)

il   04/03/1976

Don Carlo Comensoli nasce a Bienno, in provincia di Brescia, il 15 febbraio del 1894. All’età di cinque anni rimane orfano del padre, emigrato e morto nel 1899 in una miniera dell’Alsazia. Consacrato sacerdote nel 1917, dal novembre di quello stesso anno fino al gennaio del 1919 svolge il servizio militare come addetto alla sanità. Nel 1922 diventa parroco a Presacaglio, poi a Costa Volpino nel 1928 e infine a Cividate Camuno nel 1937, dove resterà fino al 1974.
Sacerdote assai colto, soprattutto nell’ambito degli studi storici, aperto alle istanze del mondo del lavoro e dell’emigrazione, si spende con grande entusiasmo nella promozione sociale e nella diffusione dell’associazionismo.
Il suo atteggiamento nei confronti del fascismo, all’inizio caratterizzato da un’accettazione sia pure parziale di alcune sue posizioni, diventa, alla vigilia e durante la Seconda Guerra Mondiale, sempre più critico.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, entra in contatto con i primi organizzatori del movimento partigiano camuno, tra cui Costantino Coccoli e Luigi Ercoli. In seguito all’incontro con il comandante Romolo Ragnoli, la canonica cividatese si trasforma nella sede del comando della Divisione “Tito Speri” delle Fiamme Verdi.
Dall’autunno 1944 i sospetti sul suo conto da parte delle autorità fasciste si fanno sempre più pesanti e il 25 marzo 1945 don Carlo viene arrestato e trasferito nel carcere di Canton Mombello di Brescia, da dove viene liberato il 24 aprile.
Al suo ritorno dal carcere viene nominato sindaco di Cividate Camuno e, dopo questa parentesi di impegno politico diretto, si dedica a difendere i valori professati durante la Resistenza e a dare il proprio apporto alla ripresa della vita politica e sociale della Valle Camonica. Un contributo fondamentale alla costruzione della memoria della Resistenza è l’Archivio dei documenti e delle testimonianze della guerra di Liberazione camuna raccolti da don Carlo, nonché la stesura dei Diari Comensoli.
Nel 1974 don Carlo rinuncia all’impegno nella parrocchia e il 4 marzo 1976 muore a Breno.

Bibliografia e approfondimenti:
– Rolando Anni, Inge Botteri (a cura di), Il diario originale e inedito di Carlo Comensoli (18 ottobre 1943 – 24 marzo 1945), Università Cattolica del Sacro Cuore-Sede di Brescia e Archivio Storico della Resistenza bresciana e dell’Età Contemporanea, Annali – Anno III, 2007;
– Roberto Tagliani (a cura di), Onorare i padri. Ricordando don Carlo Comensoli, Romolo Ragnoli, Lionello Levi Sandri, I Quaderni delle Fiamme Verdi – Interpress Edizioni, Brescia 2011.

Carlo Comensoli nasce a Bienno (BS) il 15 febbraio 1894.
Orfano di padre all’età di 5 anni, nel 1905 entra in seminario e diventa sacerdore nel 1917. Dal novembre di quell’anno fino al gennaio 1919 espleterà il suo servizio militare quale addetto alla sanità.
La prima esperienza pastorale è a Prestine, dove fonda la sezione del Partito Popolare Italiano: duplice opposizione al socialismo e al fascismo quali movimenti scristianizzatori. Successivamente è parroco a Precasaglio (1922-1928), a Costa Volpino (1928-1937) e a Cividate Camuno.
Durante la Seconda Guerra Mondiale si sforza di mantenere rapporti epistolari e assistenziali con i parrocchiani chiamati alle armi e sparsi sui vari fronti.
Con l’annuncio dell’Armistizio passa all’azione diretta: intraprende rapporti con con il comunista bresciano Costantino Coccoli e con il biennese Luigi Ercoli; ma soprattutto stringe un forte legame con Romolo Ragnoli e i suoi diretti collaboratori, dando vita al Comando partigiano delle Fiamme Verdi presso la casa canonica di Cividate.
Don Carlo Comensoli viene arrestato il 25 marzo 1945 per la confessione di un confratello coinvolto nella distribuzione del giornale clandestino “Il Ribelle” e trattenuto nel carcere di Brescia fino al 24 aprile.
Dopo la Liberazione allestirà il Sacrario dei ribelli, indicendo dei raduni periodici; costituirà a Cividate il Comitato famiglie dispersi in Russia; si impegnerà per lo sviluppo economico-occupazionale della media Valcamonica; costituirà nella canonica di Cividate l’Archivio Storico della Resistenza bresciana.
Don Carlo Comensoli morirà il 4 marzo del 1976 dopo un’intensa vita quale promotore della “valorizzazione e trasmissione dei valori civili ed etico religiosi della Resistenza”.
A lui si deve anche un resoconto dettagliato di protagonisti ed episodi della Resistenza bresciana: don Carlo è infatti autore di un diario composto di molti fogli e foglietti manoscritti che il sacerdote camuno ha tenuto dal 18 ottobre 1943 al 24 marzo 1945, dunque fino alla vigilia del suo arresto.

Bibliografia e approfondimenti:
– Università Cattolica del Sacro Cuore-Sede di Brescia e Archivio Storico della Resistenza breciana e dell’Età Contemporanea, Il diario originale e inedito di Carlo Comensoli (18 ottobre 1943 – 24 marzo 1945), Annali – Anno III, 2007;
– Il tempo e la memoria. Don Carlo Comensoli. Diario: 8 settembre 1943 – 30 aprile 1944, Circolo Culturale Ghislandi – Spi-Cgil e Ust-Cisl in collaborazione col Comune di Cividate Camuno e con le Fiamme Verdi della Valle Camonica, Breno 2000.


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