Angelo Paterlini nasce a Castelnovo di Sotto il 30 settembre 1921.
Chiamato alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale, viene spedito sul fronte jugoslavo. Probabilmente inquadrato nella 2^ Armata del generale Vittorio Ambrosio, nell’aprile del 1941 partecipa all’invasione del Regno di Jugoslavia e, in particolare, alle operazioni che impegnano le truppe italiane nell’occupazione della Slovenia.
Dalle foto inviate alla famiglia si riescono a recuperare alcuni dati: Angelo Paterlini trascorre l’inverno 1941-1942 a Montenero d’Idria, nella parte sud-ovest della Slovenia, e qui ricopre il ruolo di marconista.
Dalla primavera del 1942 a maggio del 1945 la famiglia ne perde le tracce. Solo al suo rientro a casa, nella tarda primavera del 1945, sarà possibile avere qualche informazione in più dai suoi racconti. Si scopre così che nel luglio 1943 Angelo è in Sicilia, a Gela, e assiste allo sbarco degli Alleati; all’annuncio dell’Armistizio è a Bolzano, dove viene catturato dai tedeschi e inviato nei campi di concentramento del Reich; infine, viene portato in un campo di prigionia nei pressi di Linz, in Austria, dove è impiegato come manovale.
Liberato dagli Alleati il 3 maggio 1945, tornerà in Italia nei mesi successivi e riprenderà il lavoro di agricoltore fino agli anni ’60. In seguito lavorerà come operaio metalmeccanico.
Bibliografia e approfondimenti: