Villa Triste è il nome popolare di vari luoghi di tortura aperti dai nazifascisti durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale. Fra essi si ricordano quelli di Trieste, Firenze, Brescia, Biella, Milano e Genova. Particolare rilevanza ebbero, durante la breve esistenza della Repubblica Sociale Italiana, la Villa Triste di Firenze e quella di Milano, nelle quali operarono rispettivamente la Banda Carità e la Banda Koch.
Questi due gruppi furono sicuramente tra le più famigerate bande di repressione: formazioni paramilitari fasciste indipendenti con compiti di polizia politica, repressione dell'antifascismo, controspionaggio e contrasto alla Resistenza italiana. Nei fatti queste formazioni ebbero facoltà di eseguire perquisizioni e confische, arresti e fermi a tempo indeterminato, interrogatori (anche con il ricorso alla tortura), emettendo condanne a morte ed eseguendo sentenze.
Alla fine della guerra molti dei componenti di queste bande furono arrestati, eliminati sommariamente o regolarmente processati e condannati, raccolti in campi di internamento e nelle patrie galere. Molti altri invece si eclissarono nell'anonimato o riuscirono a sottrarsi alla cattura.
Bibliografia e approfondimenti: