Fucilazioni ed esecuzioni di massa furono tra i principali metodi di eliminazione attuati dalle forze militari naziste durante tutto il corso del secondo conflitto mondiale. Si presume che nella sola Campagna di Russia del 1941 le SS, autorizzate dal Führer e libere di agire al fianco dell'esercito, fucilarono più di 1 milione di ebrei nelle zone dell'Europa Orientale.
Anche sul territorio italiano durante gli anni dell'occupazione tedesca si verificarono stragi ed eccidi per mezzo di fucilazioni messe in atto da SS e soldati della Wehrmacht, coadiuvati sempre più spesso dai fascisti della Repubblica Sociale.
Bibliografia e approfondimenti:
- Lutz Klinkhammer, Stragi naziste in Italia. La guerra contro i civili (1943-1945), Donzelli Editore, Roma 1997;
- Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
- Marina Cattaruzza, Marcello Flores, Simon Levis Sullman, Enzo Traverso (a cura di), Storia della Shoah. La crisi dell'Europa, lo sterminio degli Ebrei e la memoria del XX secolo, UTET, Torino 2005.
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