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Toano (RE)

Comune emiliano in provincia di Reggio Emilia, Toano è situato tra le valli del fiume Secchia e del torrente Dolo, in un territorio completamente montuoso. Durante la Seconda Guerra Mondiale i toanesi parteciparono attivamente alla Resistenza: il primo nucleo partigiano si costituì all'indomani dell'8 settembre 1943, era formato per lo più da soldati sbandati ritornati a casa ed era coordinato dal sottotenente dell'esercito Ezio Bernabei. I fascisti cercarono fin da subito di allentare la minaccia partigiana occupando capisaldi a difesa delle vie di comunicazione e stabilirono a Toano un presidio nella locale sede dei Carabinieri. Nell'ottobre 1943 il gruppo dei fratelli Cervi, provenienti da Gattatico nella pianura reggiana, assediò la caserma recuperando alcuni moschetti. Lo stesso presidio venne nuovamente attaccato dai partigiani il 1° giugno 1944, tanto che il 10 i fascisti si ritirarono scendendo a Reggio Emilia e lasciando libero il paese che da quel momento venne controllato dai partigiani toscani del Battaglione "Bozzi". Nell'estate del 1944 Toano, insieme ai Comuni di Villa Minozzo, Frassinoro, Polinago, Prignano e Montefiorino, fece parte della Repubblica Partigiana di Montefiorino, durata 40 giorni, dal 17 giugno al 1° agosto 1944. Il paese, e in particolare la Pieve dedicata a Santa Maria, venne poi sottoposto a devastazioni nel corso dei grandi rastrellamenti estivi scatenati dai nazifascisti contro la zona libera. Il 12 ottobre 1944, inoltre, i comandi germanici promossero un nuovo attacco alla zona partigiana. Una colonna tedesca circondò Casa Gatti in località Manno, dove era dislocato il distaccamento "Bertoni" della Brigata "Bigi", formato da giovani sassolesi. I partigiani si arresero dopo aver avuto rassicurazioni che avrebbero avuta salva la vita: invece, quattro di loro furono immediatamente fucilati e altri sei portati a Manno, torturati e poi impiccati con il fil di ferro. Altro importante contributo del territorio di Toano alla lotta di Liberazione fu la Battaglia di Ca' Marastoni. All'alba del 1° aprile 1945, giorno di Pasqua, reparti tedeschi si infiltrarono nel toanese e, cogliendo di sorpresa i partigiani che lo presidiavano, raggiunsero il crinale del Monte della Castagna. Sopra Cerrè Marabino intercettarono e fucilarono la staffetta Valentina Guidetti "Nadia", e lo stesso fecero con i fratelli Giacomo e Leonildo Bini. Appena informate, le formazioni garibaldine e delle Fiamme Verdi si diressero nella zona e riuscirono a contrastare il tentativo di penetrazione tedesca e fascista nella zona partigiana. Negli scontri morirono sette partigiani. Da ultimo va ricordato che la missione inglese scelse Toano per stabilire una base del comando militare alleato in Italia e fissò la località di Gova come luogo privilegiato per gli aviolanci.

Bibliografia e approfondimenti:

  • Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
  • Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria 1943-1945, Touring Club Italiano, Milano 2005;
  • Serena Lenzotti, La zona libera di Montefiorino. Luoghi della Resistenza nell'Appennino modenese-reggiano, Edizioni Artestampa, Modena 2009;
  • sito istituzionale del Comune di Toano.

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