Giovanni Paravisi nasce a Stezzano (BG) il 9 novembre 1910.
Sposato con Dolores Elisei, risiedeva a Cinisello Balsamo (MI) e svolgeva la professione di laminatore presso lo stabilimento Vittoria delle Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck.
La notte tra il 27 e il 28 marzo 1944 viene arrestato dai militi fascisti con l’accusa di aver partecipato allo sciopero che dal 1° marzo aveva bloccato per otto giorni le più grandi fabbriche del Nord.
La stessa notte saranno arrestati anche altri operai: Attilio Barichella, Cesare Berna, Fedele Fumagalli, Giuseppe Galbiati, Carlo Limonta e Angelo Tesser.
Rinchiuso prima a San Fedele e poi al carcere San Vittore a Milano, il 3 aprile è condotto a Bergamo da dove parte due giorni dopo con destinazione il campo di Mauthausen (AUSTRIA). Nel lager gli viene assegnata la matricola n. 61710. Il 7 maggio 1944 è trasferito nel sottocampo di Gusen, dove muore per insufficienza cardiaca e nefrite il 29 aprile 1945.
Dopo la Liberazione gli sarà riconosciuta, per un periodo di diciannove mesi, la qualifica di partigiano operante nella 108^ Brigata Garibaldi SAP “Luciano Migliorini”.
L’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo (MI) gli ha intitolato una via cittadina.
Bibliografia e approfondimenti: