La Convenzione del 10 dicembre 1984 contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti definisce tortura "qualsiasi atto tramite il quale una forte sofferenza, fisica o mentale, viene inflitta intenzionalmente a una persona allo scopo di estorcere informazioni o una confessione a quella persona o a qualcun'altro". Può essere "inflitta direttamente da un pubblico ufficiale o da altra persona che svolge un ruolo ufficiale o dietro sua istigazione o con la sua acquiescenza".
Rientra nella definizione di tortura anche punire un detenuto per qualcosa che lui o un'altra persona hanno commesso, o intimidire lui o qualcun'altro per pura discriminazione.
Nell'antichità la tortura era inserita nel processo criminale ed aveva un duplice scopo: come mezzo istruttorio di ricerca della verità, o come pena a sé stante.
Durante la Seconda Guerra Mondiale si è assistito al ritorno dell'uso della tortura: applicata su vastissima scala nella stessa Germania prima della guerra e, successivamente, nei paesi occupati, fu un'arma terribile contro la Resistenza europea, in particolare in Italia, dove i tedeschi trovarono un governo collaborazionista (la RSI) segnatamente attivo e spietato.
Bibliografia e approfondimenti:
Vittime e carnefici: tra il 1943 e il 1945 le donne giocarono entrambi i ruoli all’interno del sistema repressivo nazifascista.
Minacciate, arrestate, violentate, le donne furono prese di mira per mezzo di atti di intimidazione quotidiani, non solo per l’essere state implicate in prima persona in attività militari di resistenza, ma anche per aver dato rifugio a renitenti alla leva, a soldati inglesi o americani sbandati o semplicemente perché madri, mogli, sorelle o fidanzate di partigiani.
All’opposto, esse furono inquadrate in bande e brigate nere, parteciparono a rastrellamenti e stragi, commisero omicidi e torture nei confronti di civili e partigiani: la violenza, anche nella declinazione più estrema e personale della tortura, era una modalità di azione usata in maniera sistematica al tempo della RSI, e a cui anche le donne non si sottrassero.
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