Bibliografia e approfondimenti:
Il fascismo aveva iniziato a preoccuparsi per la qualità e la quantità della stirpe italiana, reputata superiore a tutte le altre, ben prima della svolta razzista del 1938. A parere del duce, solo un popolo in continua crescita demografica avrebbe trasformato l’Italia in grande potenza e avrebbe avuto le energie per espandersi e lanciarsi in grandi imprese imperiali.
Di fronte alla tendenza nelle famiglia italiane a diminuire il numero di figli, a partire dal 1927, con il Discorso dell’Ascensione (26 maggio 1927), Benito Mussolini lanciò ufficialmente la cosiddetta battaglia demografica: un progetto complesso finalizzato all’aumento forzato della popolazione (l’obiettivo era il raggiungimento di una popolazione di 60 milioni di italiani), che costituì anche il momento centrale nella costruzione della visione della donna e della propaganda a lei rivolta. “Custode della casa e degli affetti” e “sposa e madre esemplare” furono i modelli cui si ispirarono i messaggi della propaganda fascista indirizzati alle masse femminili.
Bibliografia e approfondimenti:
Propaganda fascista – Per saperne di più…Approfondimenti al femminile