Ordinamento politico ed economico-sociale basato sul ruolo delle
corporazioni professionali, composte, a differenza delle organizzazioni sindacali, sia dai datori di lavoro che dai lavoratori di una determinata categoria.
Si trattò del tentativo di applicare alla realtà novecentesca un sistema teoricamente mutuato dal mondo dei comuni italiani del Medioevo, nel quale le
corporazioni delle arti e mestieri rappresentarono, per un certo periodo, la maggiore articolazione politica e sociale dei ceti mercantili.
In realtà il corporativismo, che accomunò alcuni regimi autoritari degli anni Trenta (l'Italia fascista, la Spagna e il Portogallo), non diede alcun risultato apprezzabile, se non come strumento di propaganda.
Bibliografia e approfondimenti:
- Dizionario di storia, Bruno Mondadori Ed., Milano 1995;
- A. Del Boca, M. Legnani, M. G. Rossi (a cura di), Il regime fascista, Editori Laterza, Roma-Bari 1995;
- Pierre Milza, Serge Berstein, Nicola Tranfaglia, Brunello Mantelli, Dizionario dei fascismi. Personaggi, partiti, culture e istituzioni in Europa dalla Grande Guerra ad oggi, Bompiani, Milano 2002;
- Patrizia Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, UTET, Torino 2008.
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