Con la definizione internamento civile fascista si fa riferimento ai campi, alle normative e alla prassi concentrazionaria gestiti ed elaborati direttamente dall'Autorità fascista nel periodo bellico che va dal giugno 1940 all'agosto-settembre 1943. Realtà evidentemente distinta dall'internamento e deportazione dei civili attuati negli anni 1943-1945 dal fascismo repubblicano e collaborazionista di Salò, ed altrettanto distinta dal tipo di internamento vigente nei lager in Polonia: in questi campi non vi erano strumenti di morte o tortura e i detenuti, per lo più oppositori politici o presunti tali, vivevano in condizioni accettabili.
Bibliografia e approfondimenti: