Città tedesca nella parte settentrionale della Germania, Schleswig si trova nello Schleswig-Holstein, regione al confine con la Danimarca, e prende il suo nome dallo Schlei, un'insenatura del Mar Baltico sulla costa nella quale sorge il centro abitato, e da "vik", termine che nell'antico linguaggio dei Vichinghi significa "insediamento". L'attività principale è quella dell'industria del cuoio. Negli anni del regime nazista in Germania, circa 4.000 furono gli abitanti di Schleswig che si iscrissero al Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP). Durante la Seconda Guerra Mondiale, Schleswig, che faceva parte del X Distretto militare (Amburgo), ospitò un campo nazista per soldati e graduati di truppa. Lo Stalag X A fu istituito il 17 febbraio 1941 e liberato dall'Armata britannica nel maggio 1945. Tra i prigionieri che passarono per il campo ci furono anche molti soldati italiani catturati dalle truppe germaniche subito dopo l'annuncio dell'Armistizio. Nel corso del conflitto la città fu in gran parte risparmiata dai bombardamenti alleati perché non considerata strategicamente importante. Tuttavia, il centro subì ugualmente delle distruzioni: alcuni monumenti, infatti, furono prelevati e fusi per utilizzarne il metallo per la produzione bellica. Di tutti, solo quello dedicato a Bismarck fu ripristinato dopo la guerra. Le truppe britanniche giunsero a Schleswig nel maggio 1945 e con un decreto militare del 1946 istituirono il Land di Schleswig-Holstein, con proprio governo e assemblea regionale, che divenne uno degli stati federati della Repubblica Federale di Germania.

Bibliografia e approfondimenti:

• Gianni Giannocolo, Gli internati militari italiani nei campi tedeschi 1943-1945, Tecnostampa Edizioni, Reggio Emilia 1989.