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Rocchetta Tanaro (AT)

Il Piemonte è tra le regioni dell'Italia settentrionale che hanno dato il maggiore contributo alla lotta di Liberazione nazionale durante la Seconda Guerra Mondiale. L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia riporta che furono circa 43.000 gli uomini che qui aderirono alla Resistenza subito dopo la firma dell'Armistizio. La provincia di Asti, sia per la conformazione del suo territorio, sia per  l'appoggio della popolazione, conobbe una grande espansione del partigianato, soprattutto nel corso del 1944. Dopo l'8 settembre 1943, le colline tra il Tanaro, la Valtiglione fino ai margini della Bassa Valle Belbo, offrirono rifugio ed ospitalità a numerosi giovani sbandati dell'Esercito Regio. A partire dalla primavera del 1944 i renitenti ai bandi della Repubblica di Salò si organizzarono dando vita alle prime bande partigiane che, durante l'estate, si trasformarono in regolari brigate e divisioni. I ribelli si riunirono intorno a figure carismatiche come Carlo Roberto "Parsifal", Antonio Testa "Polla", Battista Regio "Gatto", Dionigi Massimelli "Nestore" e Davide Lajolo "Ulisse", quest'ultimo comandante della 8^ Divisione Garibaldi. Nell'autunno 1944 la zona fece parte della Repubblica Partigiana dell'Alto Monferrato, che coordinava l'attività di quaranta comuni gestiti dalle forze partigiane e antifasciste, amministrata da una giunta unitaria con sede a Nizza Monferrato e ad Agliano Terme. La storia della Resistenza in questa zona è caratterizzata anche da un rapporto tra la popolazione contadina e partigiani che, se non fu sempre positivo, seppe rinsaldarsi durante i tragici giorni dell'inverno 1944-1945. Il 2 dicembre 1944 un grande rastrellamento nazifascista interessò, infatti, l'intera area, causando la fine dell'esperienza della repubblica partigiana, riportando la guerra tra le strade dei paesi e provocando l'arresto e la deportazione nei lager nazisti di moltissimi renitenti, civili e partigiani. Già a fine gennaio 1945, però, le formazioni partigiane ripresero progressivamente il controllo del territorio mantenendolo fino ai giorni della Liberazione. Tra i comuni della zona, Rocchetta Tanaro è il paese che ha subito, in rapporto alla sua popolazione, la più alta percentuale di rastrellati e deportati di tutta la provincia. Per i sacrifici della sua gente e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, Rocchetta è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare. Bibliografia e approfondimenti:


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