Comune veneto in provincia di Treviso, Montebelluna è un centro situato nella pianura alla destra del fiume Piave, fra i due rami del Canale Brentella. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fin dall'autunno del 1943, la provincia di Treviso, per la sua particolare posizione, fu considerata dai nazifascisti una zona chiave della loro strategia politico-militare nel Veneto centro-orientale. Per questo fu presidiata permanentemente da ingenti forze della Wehrmacht, delle SS, della X Mas, della Guardia Nazionale Repubblicana e, dal luglio 1944, dalla XX Brigata Nera. Le forze della Resistenza, però, non tardarono ad organizzarsi, grazie anche all'aiuto di numerose missioni angloamericane e italiane. Nei primi mesi del 1944 si costituirono bande armate in montagna e, successivamente, anche in pianura. A Montebelluna si formò un gruppo di partigiani, impegnati in quel periodo in azioni di sabotaggio e di disarmo di soldati tedeschi e militi repubblicani. In seguito, durante l'estate, si verificarono anche cruenti scontri, seguiti dalle rappresaglie nazifasciste. Alla fine della lotta di Liberazione si contarono 720 caduti trevigiani della Resistenza e 500 deportati, compresi i civili.

Bibliografia e approfondimenti:

• Lucio De Bortoli, Giorgio Morlin, Montebelluna. I giorni della Liberazione, Danilo Zanetti Editore, Rasai di Seren del Grappa (BL) 2010;
• sito istituzionale del Comune di Montebelluna.