Cittadina dell'Austria settentrionale, Mauthausen è un comune di circa 5.000 abitanti nel distretto di Perg, regione dell'Austria Superiore. Sorge a 250 metri dalla sponda sinistra del fiume Danubio ed è situata ad una ventina di chilometri ad est della città di Linz. Durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918) gli Austriaci vi aprirono un campo di concentramento per prigionieri di guerra allo scopo di sfruttare la cava Wiener-Graben di granito, usato per pavimentare le strade di Vienna. Russi, Serbi e moltissimi Italiani furono rinchiusi in questo campo fino a raggiungere la cifra di 40.000 internati: 9.000 prigionieri persero la vita e, di questi, 1.759 erano militari italiani che morirono di fame e di stenti. In memoria di queste vittime esiste un Cimitero di Guerra Internazionale. Nel 1938, già nei giorni successivi all'annessione dell'Austria da parte del Reich tedesco (Anchluss - 12 marzo 1938), il terreno del campo di Mauthausen fu individuato per la sua vicinanza alla cava di granito e acquistato dalla Duetsche Erd-Und Steinwerke GmbH, una ditta di proprietà delle SS, costituita a Berlino nell'aprile del 1938, che produceva materiale da impiegare per la costruzione degli edifici monumentali e di prestigio della Germania nazista. I primi trecento detenuti giunsero l'8 agosto 1938, provenienti dal campo di Dachau, in prevalenza austriaci arrestati nell'estate di quell'anno nel corso delle azioni "preventive di lotta contro la criminalità". Ad essi furono affidati i lavori di costruzione del campo, utilizzando il materiale della vicina cava. All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, ormai ultimata la struttura principale, si contavano già 3.000 prigionieri, oltre un migliaio dei quali zingari provenienti dalla provincia orientale dell'Austria. Nei quattro anni successivi il campo si sviluppò considerevolmente - già nel 1940 fu costruito il primo dei 49 campi satelliti, il sottocampo di Gusen - e divenne uno dei principali luoghi di annientamento dei deportati politici, trasferiti da altri campi della Germania e dei paesi invasi o rastrellati nei territori occupati dalle armate tedesche. Per un certo tempo Mauthausen e Gusen furono gli unici lager classificati di Categoria III, ovvero previsti per "... detenuti per misure di pubblica sicurezza, pregiudicati e asociali, cioè difficilmente suscettibili di rieducazione", il che significava che in quei luoghi le condizioni di reclusione erano durissime e la mortalità fra le più alte tra tutti i lager del sistema concentrazionario nazista. Non mancarono però nemmeno gli Ebrei che dall'Olanda, dalla Cecoslovacchia, dall'Austria, dalla Polonia e dalla Romania furono condotti nel campo già alla fine del 1939. Nei quasi sette anni di funzionamento, il lager di Mauthausen visse in successione quattro periodi completamente diversi:
Essendo uno degli ultimi campi ad essere stato raggiunto dagli Alleati, a Mauthausen-Gusen furono convogliati quanti più prigionieri possibile per mezzo di vere e proprie marce della morte, finendo per provocare uno spaventoso sovraffollamento, nel campo principale come anche negli altri sottocampi ancora esistenti: Ebensee, Steyr e Gunskirchen. A seguito del sovraffolamento, la fame e le malattie fecero aumentare di colpo la mortalità tanto che diverse migliaia di cadaveri furono interrate in due fosse comuni, situate a nord del campo, presso Marbach bei der Minde, e presso il locale cimitero dei prigionieri della Prima Guerra Mondiale. In totale, durante il periodo tra la costruzione del lager nell'agosto del 1938 e la sua liberazione da parte dell'esercito americano nel maggio 1945, a Mauthausen furono deportate quasi 200.000 persone. La maggior parte dei deportati proveniva dalla Polonia, seguiti dai cittadini sovietici e ungheresi, ma c'erano anche numerosi gruppi di tedeschi, austriaci, francesi, italiani, jugoslavi e spagnoli. In totale, l'amministrazione delle SS del lager registrò uomini, donne e bambini provenienti da più di 40 nazioni. Migliaia di prigionieri furono fucilati, o assassinati con iniezioni letali; altri fatti morire di botte; altri ancora di freddo durante i cosiddetti Totbadeaktionen (i prigionieri venivano sottoposti a docce gelide finché morivano di freddo e sfinimento o affogavano cadendo). Almeno 10.200 prigionieri furono assassinati per asfissia: una parte nella camera a gas nel campo centrale (che funzionò fino al 28 aprile 1945), altri nel Castello di Hartheim (uno dei centri di sterminio del "Progetto Eutanasia"), oppure nel campo di Gusen rinchiusi in baracche sigillate o in autobus che facevano la spola tra Mauthausen e Gusen nei quali veniva immesso gas velenoso. La maggioranza dei prigionieri dei lager, però, non sopravvisse allo sfruttamento spietato della manodopera, accompagnato da maltrattamenti, denutrizione, mancanza di vestiti adeguati e di cure mediche. In totale a Mauthausen, Gusen e negli altri campi satellite morirono circa 122.000 prigionieri, dei quali quasi la metà perì durante i sei mesi precedenti la liberazione. Dopo la liberazione l'ex-campo passò presto dall'amministrazione americana a quella sovietica, sotto la quale l'esercito russo utilizzò il luogo come alloggio per i suoi soldati. Il 20 giugno 1947 la forza occupante sovietica consegnò l'ex-campo di concentramento di Mauthausen alla Repubblica austriaca che si era impegnata a farne un luogo di commemorazione. Le trasformazioni dell'ex-campo in luogo commemorativo hanno comportato lo smantellamento della maggior parte delle baracche dei prigionieri, di tutte quelle delle SS, come anche degli impianti industriali della cava di Wiener Graben. Nella primavera del 1949 il luogo di commemorazione è diventato ufficialmente Monumento pubblico di Mauthausen, aperto ai visitatori. Nell'autunno del 1949 la Francia ha inaugurato sull'area occupata in precedenza dalle baracche in cui risiedeva l'amministrazione delle SS il primo monumento nazionale alle vittime. In seguito, sempre in quell'area, altre nazioni e associazioni hanno eretto monumenti alle loro vittime. All'inizio degli anni '60 uno spazio all'interno del Memoriale di Mauthausen è stato adibito a cimitero, nel quale sono state traslate le salme riesumate sia dai cimiteri americani di Mauthausen e Gusen, sia dalle fosse comuni allestire dalle SS. Nel settore II del campo e nella zona tra le baracche 16 e 19 sono oggi sepolte oltre 14.000 vittime. Nel 1970 nell'edificio dell'ospedale dell'ex-lager è stata istituita una mostra permanente che illustra la storia del campo di concentramento e da questo periodo è iniziata anche la trasformazione del memoriale in luogo di insegnamento della storia. Il Centro per visitatori eretto nel 2003 è oggi il fondamento base per la nuova concezione del programma didattico predisposto dal Memoriale.
Bibliografia e approfondimenti:
Memorialistica: