Comune del Lazio situato nella parte settentrionale della provincia di Roma, Manziana sorge sulle alture dei monti Sabatini, sulle propaggini a nord dell'antico vulcano Sabatino, il cui collasso ha originato il lago di Bracciano. È un importante centro di turismo escursionistico per la vicinanza alla Selva, un querceto secolare, e alla Caldara, un'area paludosa protetta, con sorgenti solforose che provocano il ribollire delle acque. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il giorno dopo l'annuncio dell'Armistizio dell'8 settembre 1943, alcune truppe italiane tentarono presso Manziana una vana resistenza ai tedeschi, che scelsero Palazzo Tittoni come sede del comando locale. Ma le vicende che segnarono Manziana negli ultimi anni del conflitto furono molte e si susseguirono in particolare nei primi mesi del 1944: il 29 gennaio i bombardieri B26 americani distrussero il ponte della ferrovia appena a nord del paese; a marzo diversi giovani scamparono all'ultimo momento alla fucilazione sulla piazzetta di Quadroni; all'inizio di giugno, non appena giunse la notizia della liberazione di Roma, si riuscì ad evitare che i tedeschi facessero saltare in aria Palazzo Tittoni. Il 7 giugno 1944 i soldati americani entrarono a Manziana, ma alcuni di loro morirono bruciati nel proprio blindato M8, centrato dall'ultima cannonata dei tedeschi in ritirata verso la Linea Gotica.

Bibliografia e approfondimenti:

• sito dell'Associazione Culturale Il Mascherino: lettere, arte, storia, folclore a Manziana.