Comune lombardo in provincia di Brescia, Iseo si trova una ventina di km a nord del capoluogo provinciale. Importante centro turistico sulla sponda sud-orientale del lago omonimo, il territorio presenta le caratteristiche di un ambiente a cavallo fra lago e collina, particolarmente evidenti nell'habitat della Riserva naturale Torbiere del Sebino. Iseo rientra inoltre nella zona vitivinicola della Franciacorta. Durante la Seconda Guerra Mondiale, e in particolare negli anni della Resistenza, la cittadina non fu un centro in cui avvennero delle vicende particolari o degli scontri armati, se si tralasciano i giorni dell'insurrezione, ma non pochi dei suoi abitanti svolsero la loro attività antifascista e partigiana in altre località. In parte questo fu determinato dal fatto che ben presto trovarono sede nel paese il Comando tedesco, a Montecolino, un reparto della Brigata Nera "Tognù" e un piccolo distaccamento della Decima Mas. Così nei primi mesi l'attività degli oppositori si limitò alla distribuzione della stampa clandestina e a mantenere i contatti con i gruppi partigiani della città e delle montagne che circondano il lago. In questa attività svolse un ruolo importante la trattoria "Tesor" che fu uno dei centri di incontro per i componenti della 122^ e della 54^ Brigata Garibaldi. Ad Iseo risiedevano anche Silvio Bonomelli e la famiglia Nulli che furono tra i primi a prendere posizione contro il fascismo di Salò e a pagare per questo atteggiamento. Durante i giorni dell'insurrezione venne presidiata la strada per la Valle Camonica e lungo la quale passavano numerosi convogli di tedeschi e fascisti in ritirata, tra i quali il 26 aprile 1945 una colonna ippotrainata tedesca proveniente da Rovato, che si arrese in paese. Il 27 aprile una numerosa formazione tedesca costituita anche da mezzi blindati riuscì a passare e si diresse verso la Valle Camonica.
Bibliografia e approfondimenti: - Iseo nella Resistenza. 1945-2005 sessant'anni di libertà, a cura di Luciano Pajola, Sezione Tipolitografica Queriniana, Brescia 2005; - Rolando Anni, Dizionario della Resistenza bresciana, 2 voll., Editrice Morcelliana, Brescia 2008.