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Fiume (CROAZIA)

Fiume (in croato, Rijeka) è una città della Croazia, terza per numero di abitanti dopo Zagabria e Spalato, nonché sede universitaria e arcivescovile. Capoluogo della contea del Quarnaro e situata sul golfo omonimo, la città si sviluppa lungo la costa orientale adriatica ed è limitata ad est dal fiume Eneo (o Fiumara), che la separa da Sussak, suo sobborgo orientale. Porto di notevole rilevanza, Fiume si trova alla convergenza di importanti vie di comunicazione provenienti dall'Istria, dal litorale dalmata e dalle città di Trieste, Lubiana e Zagabria, con cui è collegata tramite linea ferroviaria. Fu fondata dai Veneziani e dal 1446 appartenne alla casa d'Austria, finché nel 1779 non fu annessa al Regno asburgico di Ungheria. La sconfitta dell'impero austro-ungarico nella Prima Guerra Mondiale e la sua conseguente disintegrazione portarono alla costituzione di due amministrazioni rivali (italiana e croata), in quanto sia l'Italia, sia il nascente Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (la futura Jugoslavia) rivendicavano la sovranità sulla città. Già agli inizi del Novecento, infatti, tra gli Italiani era maturata una coscienza nazionale e si era diffuso il movimento irredentistico (particolarmente attiva fu l'associazione "Giovane Fiume"). Lo scontro tra Slavi e Italiani si era intensificato e, alla fine del conflitto, culminò nella cosiddetta Questione di Fiume: assegnata alla Croazia dal Patto di Londra (1915), dopo una breve occupazione italiana, nel novembre 1918 la città fu ri-occupata da una forza internazionale anglo-franco-statunitense ed il suo futuro venne discusso alla Conferenza di pace di Parigi (1919), nella quale rimase inevasa la richiesta italiana suffragata da un plebiscito. I negoziati si interruppero bruscamente quando, il 12 settembre 1919, lo scrittore italiano Gabriele D'Annunzio con una legione di volontari occupò militarmente Fiume, instaurandovi il Comando del Quarnaro Liberato. Con il Trattato di Rapallo (12 novembre 1920) Fiume fu costituita in Stato libero e indipendente, ma nel 1922 repubblicani, fascisti ed ex-legionari costrinsero alle dimissioni il governo autonomo e l'Italia procedette ad una annessione di fatto, riconosciuta dalla Jugoslavia nel 1924 con gli Accordi di Roma in cambio del sobborgo di Sussak, poi divenuto notevole porto marino. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, Fiume divenne capoluogo di provincia, ovvero Fiume Provincia (FU). Dal 1930 la denominazione venne cambiata in Provincia di Fiume/Provincia del Carnaro (FM). In quegli anni ripresero i traffici nel porto, che divenne scalo primario nell'Adriatico. Negli anni Trenta si sviluppò anche il settore industriale, grazie ai contributi dell'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale). Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede di un importante silurificio che produceva la metà dell'intera produzione di siluri in Italia. La Provincia di Fiume fu allargata nel 1941 includendo l'area di Kupa e le isole di Veglia ed Arbe. Per quanto riguardava i rapporti tra le comunità slava e italiana, questi si deteriorarono ulteriormente per la politica di italianizzazione condotta dal regime fascista in Istria. Dopo l'Armistizio italiano dell'8 settembre 1943, Fiume fu occupata dai tedeschi che deportarono la comunità ebraica. Il 3 maggio 1945 la città venne presa dai reparti partigiani di Tito, che attuarono una severissima rappresaglia contro gli Italiani. Nei mesi successivi Fiume conobbe, come tutta l'Istria, il massiccio esodo della comunità italiana. Con il Trattato di Parigi del 1947 la città fu assegnata alla Jugoslavia, di cui fece parte fino al 1991, quando la Croazia dichiarò l'indipendenza da Belgrado.

Bibliografia e approfondimenti:
  • Mario Dassovich, Il Quarnaro tra geografia e storia. Il golfo, le riviere, le isole, la città capoluogo (1896-2008), Del Bianco Editore, Colloredo Montalbano (UD) 2009;
  • Antonella Ercolani, Da Fiume a Rijeka. Profilo storico-politico dal 1918 al 1947, Rubettino, Soveria Mannelli (CZ) 2009;
  • Giuseppe Parlato, Mezzo secolo di Fiume. Economia e società a Fiume nella prima metà del Novecento, Cantagalli, Siena 2009;
  • Ilona Fried, Fiume, città della memoria 1868/1945, Del Bianco Editore, Colloredo Montalbano (UD) 2005;
  • Enzo Collotti, Renato Sandri, Frediano Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza, 2 voll., G. Einaudi Editore, Torino 2001;
  • per ulteriori approfondimenti si rimanda ai siti internet della Enciclopedia Italiana Treccani e della Enciclopedia Italiana DeAgostini.

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