Comune rurale nel nord della Polonia, Czarne si trova nel distretto di Czluchow, nel Voivodato della Pomerania. Alla fine del XIX secolo, quando la città era ancora parte della Provincia della Prussia occidentale, fu costruito ad ovest di Czarne un grande campo di addestramento per l'esercito prussiano. Successivamente, la stessa area fu utilizzata dall'esercito tedesco come campo per prigionieri di guerra nel corso dei due conflitti mondiali. Durante la Prima Guerra Mondiale il campo ospitò i prigionieri russi; in seguito, già a partire dal 1933 i nazisti vi stabilirono uno dei primi campi di concentramento per prigionieri politici, in particolare comunisti tedeschi. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l'occupazione tedesca della Polonia, il campo di Czarne, rinominata dai nazisti Hammerstein, divenne sede del famigerato Stalag II B, in cui decine di migliaia di prigionieri, soprattutto sovietici, morirono per malattia, maltrattamenti e malnutrizione. In un primo momento i prigionieri, in maggioranza polacchi, vivevano in tende e solo nel 1941 fu completata la costruzione delle baracche. Nel giugno 1940 cominciarono ad arrivare anche numerosi prigionieri francesi e belgi catturati durante la Campagna di Francia. Infine, nel 1941, per raccogliere i prigionieri sovietici catturati durante l'Operazione Barbarossa, lo Stalag II B fu ampliato con la costruzione di un secondo campo in cui furono ospitati i prigionieri russi e, successivamente, dal settembre 1943 in poi, gli italiani. Fatta eccezione per coloro impegnati nei lavori legati alla gestione del campo, tutti i prigionieri venivano impiegati all'esterno, sfruttati nell'economia di guerra tedesca. Il campo fu liberato dall'Armata Rossa il 27 gennaio del 1945.
Bibliografia e approfondimenti: